Belluno, medici a gettone assunti senza gara: danno erariale da 3 milioni

Ci sono anche un bellunese e almeno una cooperativa del territorio coinvolti in un’inchiesta di carattere nazionale, che è arrivata anche ai piedi delle Dolomiti, e che riguarda personale sanitario assunto a gettone.

Medici, infermieri. L’attività ispettiva della Guardia di Finanza di Belluno ha permesso di accertare un danno erariale per oltre 3 milioni di euro.

Secondo quanto si apprende, l’azienda sanitaria (non si tratta dell’Ulss 1 Dolomiti) si era rivolta a una cooperativa per avere personale a gettone, ma non sarebbe stato fatto un appalto bensì un affidamento diretto.

Inoltre, la somministrazione del personale avrebbe dovuto essere fatta da un’agenzia interinale, non da una cooperativa.

Da qui la segnalazione alla Corte dei Conti di un bellunese e almeno una coop bellunese.

È, questa, una delle attività condotte dalle Fiamme Gialle bellunesi. Il 26 giugno si è celebrato il 250° dalla fondazione del Corpo, con una cerimonia iniziata al mattino nella sede di via Mezzaterra, dove il comandante provinciale, colonnello Dario Guarino, il comandante del Nucleo Pef di Belluno, tenente colonnello Francesco Riggio, e il comandante del Gruppo di Belluno, maggiore Marco Ghenda, hanno deposto una corona di alloro alla targa commemorativa in ricordo del “Finanziere Terra De Zorzi Luigi”, cui è intitolata la caserma del capoluogo.

Alle 18 la cerimonia in piazza dei Martiri, dove Guarino (prossimo a lasciare il capoluogo) si è detto orgoglioso e onorato di aver guidato, da comandante, i finanzieri bellunesi.

«250 anni sono un traguardo, ma anche uno slancio verso nuovo obiettivi», ha evidenziato di fronte ai suoi uomini, alle autorità, ai cittadini, ai gonfaloni, ai labari e alla Filarmonica di Belluno.

L’attività: 166 evasori totali

Nel 2023 e nei primi cinque mesi del 2024, le Fiamme Gialle bellunesi hanno eseguito oltre 2.200 interventi ispettivi e oltre 410 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia.

Per il contrasto all’evasione si sono svolti 425 interventi ispettivi e 29 indagini delegate dalla magistratura, che hanno portato a individuare 166 evasori totali, esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco, e 108 lavoratori in nero o irregolari (43 i datori di lavoro verbalizzati, 2 denunciati per aver impiegato stranieri senza permesso di soggiorno).

Gli evasori totali sono soprattutto colf e badanti, nell’ambito di un’indagine che si è sviluppata a partire dallo scorso anno e che ha portato a scovare 128 evasori totali in questo settore. Coinvolto anche il settore della ristorazione.

Reati tributari

I soggetti denunciati per reati tributari sono 31, riscontrando condotte illecite soprattutto con riferimento all’emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (da parte di 10 società cartiere), alla dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (da parte di 5 società beneficiarie/utilizzatrici), all’omessa dichiarazione, dichiarazione infedele, occultamento o distruzione di beni e, infine, all’indebita compensazione.

All’esito di indagini delegate dall’Autorità giudiziaria, sono stati inoltre cautelati e segnalati all’Agenzia delle entrate crediti d’imposta agevolativi in materia edilizia ed energetica inesistenti o ad elevato rischio fiscale, e sequestrati beni profitto dell’evasione e delle frodi fiscali per circa 1 milione di euro.

Controlli sul territorio

Sono stati 1.300 gli interventi volti alla prevenzione e contrasto di illeciti in materia di corrispettivi telematici, canone Rai, circolazione delle merci, nonché ad individuare manifestazioni di elevata capacità contributiva.

Tutela della spesa pubblica

Le direttive operative impartite per il 2024 mirano a consolidare il presidio dei progetti e degli investimenti finanziati con risorse del Pnrr.

I reparti operativi hanno svolto 107 interventi nel settore, cui si aggiungono 32 indagini delegate dalla magistratura nazionale – penale e/o contabile – ed europea: l’esito è la denuncia di 16 soggetti, e la segnalazione alla Corte dei Conti di un bellunese per i sanitari gettonisti assunti con affidamento diretto a una cooperativa.

Frodi allo Stato

In materia di reddito di cittadinanza sono stati eseguiti 14 controlli, che hanno consentito di accertare contributi indebitamente richiesti o percepiti per circa 40 mila euro e denunciare due responsabili.

Le frodi scoperte ai danni delle risorse comunitarie, nazionale e locali ammontano complessivamente a circa 60 mila euro: è stata accertata anche l’indebita percezione/richiesta di 20 mila di incentivi a carico del bilancio nazionale (finanziamenti assistiti da garanzia statale).

Controllati anche gli appalti finanziati con il Pnrr: nove le persone denunciate, coinvolte nell’irregolare assegnazione di appalti per un valore di oltre 600 mila euro.

Ammontano a circa 100 mila euro i provvedimenti cautelari reali eseguiti.

Corruzione

L’azione del Corpo nel contrasto ai fenomeni corruttivi e ad altri delitti contro la pubblica amministrazione è stata svolta facendo leva sulle peculiari potestà investigative che connotano la polizia economico-finanziaria e sviluppando indagini strutturate, di natura tecnica, finanziaria e patrimoniale, volte a ricostruire le regie criminali e il ruolo dei soggetti coinvolti.

Tre le persone denunciate, fra cui anche un pubblico ufficiale.

Particolare attenzione, infine, è stata riservata all’attuazione del Pnrr.

L’azione ispettiva si è concretizzata nell’esecuzione di 58 interventi, per un ammontare complessivo di circa 9 milioni di euro di risorse sottoposte a controllo, soprattutto nel settore dei crediti d’imposta (in relazione alle misure “Beni strumentali 4.0” e “Turismo e Cultura 4.0”) e dei finanziamenti/contributi (in relazione alle misure “Parco Agrisolare”, “Creazione imprese femminili”, “Rifinanziamento Simest”, ecc.), nell’intento di riscontrarne la legittimità alla percezione e, in alcuni casi, alla compensazione con altre imposte dovute dai soggetti economici operanti in provincia.