Anziano legato e derubato in casa, rapinatore arrestato dopo un anno e mezzo
In manette un 57enne della provincia di Trento in azione a dicembre 2022. La vittima è un 75enne a Pederobba che era stato anche stordito con un tubo di ferro perché consegnasse i soldi
Colpisce un anziano con un tubo di ferro e lo immobilizza legandogli i polsi per rubargli i contanti che aveva nel portafoglio. I carabinieri della compagnia di Montebelluna, mercoledì 26 giugno, hanno arrestato un 57enne pluripregiudicato della provincia di Trento.
Il fatto si è verificato nel dicembre del 2022 a Pederobba, il malvivente si è guadagnato la fiducia di un 75enne chiamandolo al cancello per chiedergli delle informazioni stradali, poi è entrato nel cortile raccontando episodi (completamente inventati) della sua vita, si è fatto offrire un bicchiere di vino e fumato una sigaretta, solo allora ha preso un tubo di ferro e ha colpito l’anziano violentemente e ripetutamente, sulla nuca, stordendolo.
Poi lo ha incappucciato, minacciato di morte con una roncola di ferro ed infine lo aveva immobilizzato, legandogli i polsi ad una scaffalatura. Il tutto per portarsi via i contanti che la sua vittima aveva nel portafoglio, circa mille euro.
Era il dicembre del 2022 e da quel giorno i carabinieri di Montebelluna, insieme al Ris di Parma si sono messi al lavoro per rintracciare il rapinatore, incastrato delle celle del cellulare e dal Dna lasciato sul luogo della rapina.
L’autore della rapina è un cinquantasettenne italiano, gravato da plurimi precedenti penali per delitti contro il patrimonio, a cui i militari dell’Arma sono giunti dopo diversi mesi di attività info-investigativa che ha permesso di individuare l’indagato, corrispondente dal punto di vista somatico alle descrizioni fornite dalla vittima.
Sono state condotte anche indagini tecniche, attraverso l’analisi e l’incrocio di numerosi dati ricavati dai tabulati di traffico telefonico e di cella. Ed inoltre le risultanze degli accertamenti di laboratorio esperiti sul materiale repertato durante il sopralluogo sulla scena del crimine, hanno restituito il profilo genetico dell’indagato.
Il GIP, sulla scorta degli elementi indiziari raccolti dai carabinieri ed evidenziati dalla Procura della Repubblica, ha ordinato che l’uomo venisse arrestato. La misura è stata notificata dai militari dell’Arma di Montebelluna nelle scorse ore presso la Casa Circondariale di Trento, dove l’uomo si trovava già recluso per reati connessi all’uso di armi.