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2024

Roncade, ristorante fallito, bancarotta e truffe seriali: chiesto il processo per 18 imputati

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Bancarotte e truffe seriali per centinaia di migliaia di euro ai danni di aziende agricole, alimentari, di elettrodomestici e addirittura società petrolifere. La procura della Repubblica di Treviso ha chiuso le indagini ed ha chiesto il rinvio a giudizio per 18 persone, coinvolte a vario titolo nella bancarotta di alcune società, usate poi come schermo per mettere a segno maxi-truffe.

Dodici i capi d’imputazione contestati, 9 dei quali sono legati alla Biblo srls, una società con sede a Silea, costituita per subentrare nella gestione dell’attività di ristorazione dell’Enfant Terrible, uno storico ristorante con sede in via Tommaso da Modena a Roncade. Tanto per dare le proporzioni della vicenda, undici dei 18 imputati sono legati, a vario titolo, alla bancarotta o alle truffe legate all’Enfant Terrible.

Tra questi, con l’accusa di bancarotta per distrazione della Biblo srls ci sono Giancarlo Billotto, amministratore unico di diritto fino al 4 maggio del 2016, Antonio Anello e Raffaele Celardo, amministratori di fatto, e con loro Stefano Bastianello, Antonio Cugno, Giuseppe Liquido, Nevio Manzato, Catia Pasqualetto e Francesco Rugolo. Più o meno gli stessi nomi, a vario titolo, compaiono nelle truffe, con l’aggiunta di Silvana Fiucci e di Giorgio Scarso, ragioniere intermediario della Biblo, coinvolto di recente in altre indagini per truffe sugli ecobonus scoperte dalla guardia di Finanza.

Il buco all’enfant terrible

Una volta costituita, nel dicembre 2015, la Biblo srls, che avrebbe dovuto gestire il locale di ristorazione, i responsabili contattavano aziende fornitrici del settore per ordinare un grosso quantitativo di merce che poi veniva pagata con assegni scoperti. Per allettarli e dimostrare la propria serietà, inizialmente ordinavano un quantitativo ristretto di merce che pagavano in contanti. Poi, nei successivi ordinativi mettevano a segno raggiri per decine di migliaia di euro pagando con assegni scoperti oppure senza pagare. Il tutto nell’arco temporale tra gennaio e settembre del 2016. La Biblos era stata dichiarata fallita dal tribunale di Treviso il 13 febbraio 2017.

Truffa di 2000 bottiglie di vino

Ad esempio all’azienda agricola “Benotto Luigino sdf” di Valdobbiadene è stata messa a segno una truffa da oltre 13.000 euro per tre forniture di prosecco e cabernet di 2.106 bottiglie mai pagate. Raggirata anche l’Electrolux di Pordenone dalla quale avevano preso affettatrici, celle frigo per vini, tritacarne, grattuggie, crepiere e confezionatrici sottovuoto per oltre 8.000 euro mai corrisposti. Raggirata anche la Antiga srl di Tezze di Vazzola ordinando 6 lavatrici e 3 essicatrici da quasi 5.000 euro.

E ancora alla Leyform srl di San Vendemiano rifilarono poco più di 8.000 euro di assegni protestati per pagare 38 tra sgabelli, divani, scrivanie e poltrone mentre, sempre con la stessa tecnica, truffarono la Zanutta spa di Muzzana del Turgnano (Udine) per appropriarsi di 240 metri quadri di piastrelle e tre caldaie con relativi kit di montaggio del valore di oltre 16.000 euro. Raggirate per poco più di 7.000 euro di macchinari di mescita la Sweet Sorbet di Alessio Salmaso di Montegrotto Terme, per 2.000 euro di macchine per caffè in comodato d’uso la Lavazza Luigi spa e infine per oltre 10.000 euro di materiale vario per la ristorazione l’Alma Conceptstore di Roncade.

Gasolio volatilizzato

Nel calderone degli imputati è finito anche il nome di Silvano Zornetta, accusato di bancarotta per distrazione di quasi 50 mila litri di gasolio (provento di truffe a quattro diverse compagnie petrolifere) chiamato in causa come amministratore unico dell’A.Z. Service Soc. Coop (in concorso con Antonio Anello e M.G., giudicati in un altro procedimento).

Maxi raggiro sulle carni

Nell’ambito di una maxi truffa alla ditta Balzan Fabio di Cornuda per quasi 200.000 euro di carne pagata con assegni risultati impagati o protestati sono finiti sotto inchiesta per truffa Massimo Libralesso, fino al 25 marzo 2015, legale rappresentante della Ditta Cinque Stelle carni e salumi srl, Carmelo Furnari, legale rappresentante della stessa dal 25 marzo fino al 3 giugno (data in cui la ditta fu dichiarata fallita), il ragioniere Giorgio Scarso come intermediario, Michelangelo Garruzzo (giudicato però in un altro procedimento), e in concorso morale Stefano Bastainello, Fabio Gianduzzo e Marco Lo Faro.

Infine, alla lista degli imputati per truffa si aggiungono Bruno Mancari e Ghedin Moreno, il primo in qualità di amministratore unico dal 25 settembre 2015 della RM Construction srl e il secondo in concorso morale per un prelievo di oltre 15.000 litri di gasolio del valore di quasi 21.000 euro tra il novembre 2016 e il marzo 2017) ai danni di Tamoil Italia srl. A fine luglio è stata fissata l’udienza preliminare a carico dei diciotto imputati davanti al gup Cristian Vettoruzzo. A sostenere la pubblica accusa il pm Giulio Caprarola.




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