Добавить новость
ru24.net
World News
Июнь
2024

Carmen Consoli canta a San Giusto “Terra ca nun senti”

0

È un omaggio alla tradizione musicale siciliana “Terra ca nun senti”, il nuovo spettacolo di Carmen Consoli che ha debuttato lo scorso anno al Teatro Greco di Siracusa, ora tour mondiale partito da New York il 22 maggio, per proseguire negli Stati Uniti (San Francisco, Los Angeles, Miami), Canada (Montreal), Spagna e Italia. In questa tranche italiana fa tappa anche al Castello di San Giusto, oggi alle 21.

Il concerto è composto da brani tradizionali siciliani oltre che da canzoni di artisti nati in quella terra come Franco Battiato, Rosa Balistreri e la stessa Consoli: non mancano in scaletta le sue hit “Per niente stanca”, “Parole di burro”, “L’ultimo bacio”, “Geisha”, “Confusa e felice”, “Amore di plastica”, “In bianco e nero”.

L’insieme compone una grande narrazione in note della Sicilia con i suoi paesaggi, storie e personaggi, filtrata dalla sensibilità di Carmen. Con lei sul palco: Gemino Calà ai flauti etnici, Valentina Ferraiuolo al tamburo a cornice e percussioni, Marco Siniscalco al basso e contrabbasso, Puccio Panettieri alla batteria, Adriano Murania al violino e chitarra acustica e l’inseparabile Massimo Roccaforte alle chitarre e mandolino.

Nella sua carriera, Consoli non si è esibita spesso a Trieste. L’ultima volta risale al 2016 (al Rossetti). Prima ancora bisogna tornare agli anni in cui la Barcolana andava a braccetto con i grandi concerti: «Ricordo la Barcolana del ’99. A Trieste ho suonato poco – racconta –, ma artisticamente a un certo punto mi sono fermata per un po’ di anni, quindi, sono mancata in concerto anche nel resto d’Italia. Privatamente ci sono passata più spesso perché ho parenti in Friuli, un nipote a Pordenone. Ci sono venuta, insomma, da turista: amo moltissimo la zona. Trieste mi affascina per questa sua apertura immensa sul mare, le barche… Ho frequentato anche Treviso, città d’origine di mia mamma, che mi ha passato un po’ di sangue del Nord Est».

Una curiosità: l’artista catanese è da sempre nota come “cantantessa”. Bene, pare che la parola sia stata per la prima volta utilizzata da un fonico anglofono poco pratico dei cambi di genere della nostra lingua: all’abbaiare di un cane che copriva la voce della Consoli avrebbe detto: “Fate tacere la canessa che dobbiamo sentire la cantantessa”.

Da lì diventa un marchio riconoscibile, e porta fortuna. Il successo esplode nel 1996, anno del debutto discografico “Due Parole” e del suo primo Festival: «Con Sanremo – dice – arrivi alla grande massa. Ma ho suonato anche nei centri sociali, feste dell’Unità, piccoli locali, al carcere minorile. Il mio messaggio è rivolto a tutti, non c’è un solo bacino d’utenza. Ho sempre cercato di essere sincera. Per me la musica non è un lavoro. Tanto è vero che se non ho niente da dire, me ne sto anni buona a casa mia, facendo anche altri lavori. La musica per me è un’urgenza. Nel momento in cui ho qualcosa da dire, la dico ma non perché voglio passare in radio. Non devo stare al centro dell’attenzione per forza. Per me è importante essere autentici».

Se in Italia è un’icona - prima donna a vincere la Targa Tenco e a calcare il palco dell’Olimpico di Roma -, ci sono anche star internazionali che la apprezzano: David Byrne l’ha scelta per il suo Meltdown Festival nel 2015, con Robert Plant ha condiviso il palco del Lucca Summer 2022, Peter Gabriel l’ha voluta al Womad del 2023, con Elvis Costello ha condiviso una memorabile tournée lo scorso anno. Carmen Consoli è anche l’unica artista ad aver vinto due volte il Premio Amnesty International Italia. —




Moscow.media
Частные объявления сегодня





Rss.plus




Спорт в России и мире

Новости спорта


Новости тенниса
WTA

Калинская вышла в 1/4 финала турнира WTA в Сингапуре






Алмаз носите рядом с сердцем: как выбрать себе камень по душе и знаку зодиака

Bloomberg: израильское шпионское ПО пыталось взломать 90 человек в WhatsApp

Москва зрелищная: отрывок из книги об истории столичных плакатов

Путин поздравил патриарха Кирилла с годовщиной интронизации