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Июнь
2024

In bicicletta a Capo Nord per smettere di fumare: «Così respiro la libertà»

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Duecento chilometri al giorno in sella alla sua bicicletta con la grinta di sempre: quella di Mario Feltrin, giramondo di Polcenigo che aggiorna la mappa della sua impresa sui social per gli amici e e i fan che tifano da casa.

Feltrin, in barba ai 64 anni, pedala come fosse il “Pirata” Pantani nell’impresa che lo porta da Capo Nord a Tarifa. Dalla Scandinavia alla penisola Iberica, a caccia della terra del sole.

«Corri quando puoi, cammina quando devi, striscia se serve; ma non mollare mai».

È questo il motto dell’ex infermiere che ha scelto di coniugare benessere e turismo a impatto zero. «Un grande sportivo – Lucio Tomasella, imprenditore e fan di Feltrin – che onora la nostra Polcenigo».

L’anno scorso Feltrin ha sfidato la “45 SouthWest” pedalando in Polonia, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Austria, Italia, Francia e Spagna per 4.384 chilometri fino al traguardo di Tarifa, in Spagna.

Nel 2024 ha alzato la posta e il numero delle pedalate, puntando a sfondare il tetto dei 7 mila chilometri. «I polpacci sono a prova di salita – spiegano gli amici sui social –: vai Mario, che sei sempre nei nostri pensieri».

L’ex infermiere non lascia mai la bicicletta in garage: per allenarsi all’impresa estiva ha pedalato con un ex collega (più giovane di circa vent’anni) fino alla Sicilia.

In tutto 1.650 chilometri macinati in due settimane in poco più di una decina di tappe, tanto per non perdere il ritmo. Nemmeno gli Appennini hanno frenato Feltrin. I pit-stop successivi sono stati a Bolsena, Palestrina, Caserta, Maratea, poi la Sicilia con la tappa di Taormina e Ravanusa, nell’agrigentino.

«Sport, turismo e bellezze da ammirare». Feltrin ha un diario di bordo che rendiconta, sul web, anche i menù tipici e – diciamolo – trasmette la voglia di partire e di sfidare l’ignoto, fuori dai binari dei viaggi di agenzia.

«Incontri viaggiatori, persone interessanti – ha spiegato Feltrin ai suoi fan – vale la pena anche metterci l’anima, in questi viaggi».

I chilometri sono stati 4.384 un anno fa, mentre ne sono previsti oltre 7 mila per scendere dalla tundra di Capo Nord alle latitudini mediterranee: la partenza, dieci giorni fa, con il sole a mezzanotte.

Ma la meta è ancora lontana: in Spagna a Tarifa. «Viaggio solitario – spiega a distanza l’ex infermiere – e sempre pieno di incontri, sorprese».

L’avventura è vissuta da altri cinquanta ciclisti che arrivano da tutte le parti d’Europa e anche da altri continenti, in una gara che premia chi tiene botta e arriva al traguardo: nel 2023 Feltrin è stato l’unico a tagliare il traguardo tra gli italiani partiti pedalando.

«Ci provo – aggiunge – sui 7. 370 chilometri nel giro d’Europa che è, di fatto, la più lunga maratona ciclistica nel vecchio continente».

Per ogni tappa un paio di “selfie” e un saluto ad amici e fan lontani.

Feltrin ha cominciato a pedalare per spegnere l’ultima sigaretta e sbarazzarsi del fumo, trenta anni fa.

«Un chilometro tira l’altro, ai viaggi in bicicletta non rinuncio – ha spiegato Feltrin –. Così si respirano la libertà, i profumi della natura e di una vita diversa, fuori dalla routine».




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