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Июнь
2024

Regine del Lago

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Sulle rive del Lario si affacciano storici grand hotel di lusso. Ce ne sono quattro, legati da un filo comune: sono gestiti da donne. Viaggio guidato tra suite da sogno, Spa e ristoranti stellati di Passalacqua, Villa Fiori, Grand Hotel Victoria e Musa. I più ambìti proprio grazie al «magic touch» femminile.

I grand hotel che hanno trasformato il lago di Como nella riviera d’oro del turismo di alta classe sono gestiti da donne di grandi famiglie locali. Certo, le catene globali non mancano, e ne arriveranno: nessun brand di alta hôtellerie rinuncia a un posto al sole del Lario. Ma il valore aggiunto della proprietà indipendente non solo resiste, prospera.

Conosciamo le regine del lago e le loro strutture. Sono quattro imprenditrici: Valentina De Santis (Grand Hotel Tremezzo e Passalacqua); Ludovica Rocchi (Grand Hotel Victoria a Menaggio, Victoria Royal e Villa Cipressi a Varenna); Bianca Passera (Vista Lago di Como, Villa Flori e Posta Design, a Como); Claire Gray (Musa a Sala Comacina), unica straniera del poker.

Valentina è figlia di Antonella e Paolo De Santis, della famiglia che da mezzo secolo accoglie in hotel di proprietà turisti altospendenti, americani in gran parte. Centro del suo regno è Passalacqua, villa settecentesca a Moltrasio (vi dimorarono Napoleone, Bellini, Churchill), con parco, accesso privato al lago, romantica Spa. Un luogo, sviluppato in tre residenze, capace di stupire il viaggiatore più esigente, pur abituato agli agi dei cinque stelle.

Passalacqua è stato votato, nel 2023, hotel migliore del mondo dalla giuria del The World’s 50 Best Hotels: una bella soddisfazione per Valentina De Santis, che ha curato nei dettagli il restauro della villa e dei giardini. Con l’amore dovuto a un’aristocratica casa privata.

Il suo tocco si sente e si vede, dall’arredo con pezzi unici, all’atmosfera che pervade ognuna delle 24 suite e gli ambienti comuni. In più, il luxury boutique hotel ha messo sul trono un’altra regina: Viviana Varese, applaudita chef della ristorazione stellata. Ha lasciato Milano per la quiete del Lario: porterà una o più stelle Michelin. Già oggi la tavola di Viviana è meta per pranzi, cene e colazioni mirabili, all’insegna della sostanza, senza le pesantezze concettuali che talvolta ottenebrano l’alta cucina.

Poco distante, ecco il Grand Hotel Tremezzo, altra perla dei De Santis, sempre in continuo aggiornamento. Oltre al rinnovo delle Rooftop Grand Suite e delle camere vista parco, è stata inaugurata una cantina per esplorazioni enoiche. E nel ristorante La Terrazza Gualtiero Marchesi vengono serviti, con rispetto filologico, i piatti del Maestro, che fu cliente e consulente dell’hotel. Da ordinare gli omaggi di Marchesi all’arte: il dripping ittico che cita Jackson Pollock, Lucio Fontana evocato dalla salsa gazpacho di rana pescatrice glassata al nero di seppia e via golosando.

Classe e riservatezza contraddistinguono Bianca Passera, presidente del Gruppo LarioHotels. Dice: «La nostra famiglia ha una lunga storia di ospitalità sul lago, fin dai primi del ‘900, con i nonni. Abbiamo sempre creduto nell’offerta di alto profilo. Così ha fatto mio papà, così faceva mio fratello Antonello. Assieme a me, è entrata la quarta generazione. Lo sviluppo è andato veloce, ma in coerenza con i valori familiari e l’impegno nella sostenibilità, tanto da diventare Società Benefit. Con Luigi, oggi ceo dell’azienda, abbiamo creato Vista Lago di Como, primo e unico 5 stelle lusso in centro città».

Ambienti dal fascino italiano, camere e suite dagli spazi generosi, vista impareggiabile - il nome non è a caso - e offerta personalizzata (c’è persino il butler, esperto maggiordomo che accompagna alla scoperta del Lario), l’hotel-gioiello è l’apripista di una piccola catena d’alta classe. Vista Verona è stato inaugurato nel 2022 e Vista Ostuni aprirà nell’estate 2025. Lo stile della famiglia Passera si ravvisa anche a poca distanza dal Vista Lago, al Terminus (edificio Liberty dai dettagli curatissimi), al Posta Design (in un edificio del nume razionalista Giuseppe Terragni) e a dieci minuti dal centro, verso Cernobbio, a Villa Flori.

Una residenza storica, quest’ultima, con parco secolare sul lago e memorie risorgimentali: qui Garibaldi dormì con la seconda moglie, Giuseppina Raimondi (figlia del marchese proprietario della villa), subito ripudiata per un presunto tradimento. La camera garibaldina è molto richiesta. Il ristorante dell’hotel, in ricordo della nobile famiglia che fece erigere la magione, si chiama Raimondi. È stato rinnovato e vi regna Fabio Castiglioni, felice interprete di una cucina con citazioni lacustri selezionate.

Anche a Vista Lago di Como la cucina è affidata a mani di talento: quelle di Stefano Mattara, formatosi giovanissimo nel vivaio di Gualtiero Marchesi. A Sottovoce, ristorante con affaccio sul lago, ha portato i riconoscimenti di guide top, in primis la Michelin.

Altro gioiello è il Grand Hotel Victoria a Menaggio, dove il Lario ha massima ampiezza. Appartiene al Gruppo R Collection Hotels, di cui è brand director Ludovica Rocchi, della famiglia proprietaria di questo e altri cinque alberghi sul lago (sono 12 in tutto, da Milano a Rapallo, da Courmayeur a La Thuile). «l valore aggiunto della gestione indipendente è l’autenticità italiana», dice Rocchi. «La mia famiglia viene dal tessile, siamo nel ramo alberghiero fin dal 1985, proprio con l’hotel di Menaggio. Che abbiamo riportato all’antico splendore. A luglio apriremo il beach club».

Ludovica Rocchi, che annuncia l’apertura nel 2025 del Regina Olga a Cernobbio, non teme i grandi marchi dell’hôtellerie, anzi. «C’è posto per tutti. Si parlerà di più del territorio». Al Victoria, e nei due alberghi di Varenna, tutto fila a meraviglia, con attenzione ai riti del lusso. A Menaggio la Spa di alto livello e la ristorazione ricorda che siamo ai vertici: l’hotel ha ottenuto Due Chiavi Michelin. La regia gastronomica è di Michael Morandi. Con i ristoranti Lago e il fine dining 1827 (omaggio all’anno di prima edizione dei Promessi sposi) tiene alta l’asticella culinaria.

Passiamo al Musa, boutique hotel a Sala Comacina, davanti all’unica isola del Lario, che pare di toccare con mano. È il sogno realizzato dell’imprenditrice australiana Claire Gray. Ha trasformato una villa privata: con 12 camere, cocktail bar e ristorante gourmet Roteo (dalle iniziali degli chef Robert Moretti e Matteo Corridori) è ora una tappa gastronomica e di relax sulla lariana via del lusso, strada che si annuncia sempre carica di sorprese.









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