A Capri sfila la griffe senza passerella (Jacquesmus, Ferragamo, Dolce Gabbana): da Gwyneth Paltrow a Chiara Ferragni, Anema ‘e core ha la formula quasi perfetta della felicità
Cifre da capogiro, fra visitatori e fatturati. Siamo ben oltre il 30 % dei numeri pre/covid. Un tavolo da Zuma, il ristorante fusion sulla terrazza del CapriPalace Jumeirah, con dj setting e tramonto servito nel bicchiere, si prenota di mese in mese, ancora meglio di anno in anno. Metti una sera da Anema ‘e core , i protagonisti cambiano, ma il copione è sempre lo stesso: allegria, tanti volare ohohohoh… e fila fuori chilometrica per vedere sculettare Jennifer Lopez o nascosto dietro una colonna Leonardo DiCaprio, ma anche soltanto per assaporare quella joie de vivre canterina spalmata da Gianluigi Lembo in una ritualità semplice e appagante che in fondo ha lo scopo di farci sentire bene. Affacciato sullo stesso mare della Grotta Azzurra apre l’Osteria A-mare, e Franco Pepe sforna la pizza più stellata con impasto di leggerezza e tutte le “sfumature” di pomodorini e caciottine.
Centinaia di richieste d’invito sono arrivate a Roberto Russo, l’imprenditore caprese più fashion che ci sia, invece Casa Malaparte che si apre solo per eventi eccezionali ( e questo lo era) ha accolto solo una trentina di celebrities per l’apertura della boutique di Jacquesmus, dicono di lui, il nuovo Balenciaga. I restanti ospiti, non ammessi in villa ( che chiamano il quarto faraglione per unicità) sono stati caricati su una nave cargo e si godevano il passo felpato delle modelle e una collezione fatta di oblò e di “armoniose “ asimmetrie, su maxi schermi. Io mi sarei accontentata anche di essere un parabordo del cargo.
Uscimmo a guardare le stelle, sulla terrazza/oasi di Via Camerelle appena inaugurata dal “sempre avanti” tandem creativo Dolce & Gabbana. Aperto a tutti? No, solo alla crème de la crème della loro clientela. Dove limoni e boungaville sembrano installazioni. E si dringheggia uno squisito limoncello prodotto in esclusiva e artigianalmente (con bottiglia di design DG) da Massimo Canale. Il suo è veramente un nettare degli dei.
Tutti vogliono esserci e Chicco Coda, editor di Divine Coast, la Bibbia laica della Dolce Vita caprese ( e non solo) è alla prese con aspiranti ospiti in lista d’attesa per l’evento Ferragamo all’Hotel Punta Tragara, costruito da Le Courbusier. Si cambia set. A villa San Michele, la magnifica dimora di Axel Munthe ad Anacapri, va in scena “Un’estate per sognare”. Lindy Larsson, è il Freddy Mercury (sembrano separati alla nascita) del cabaret in sintonia con la Bon Bon Band. Le loro Performace di “gioia estatica e dolore sanguinoso” sono pezzi d’icona del teatro berlinese d’autore. Oui, C’est très bon…
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