Padova, Cacciavillani capogruppo della lista civica del sindaco
Sarà Bruno Cacciavillani il capogruppo della lista civica del sindaco Giordani in consiglio comunale. Non c’è ancora l’ufficialità, ma dopo il ritiro di Luigi Tarzia - che farà il capogruppo del Misto (di cui fa parte anche Manuel Bianzale) - sarà il segretario provinciale di Azione a prendere il suo posto.
Già subito dopo le elezioni del 2022 era stato individuato come “capitano”, avendo ottenuto più voti di tutti (dopo Andrea Colasio, che però poi è stato nominato assessore), ma la decisione finale è stata poi quella di puntare sull’esperienza di Tarzia.
In questi due anni però le posizioni di quest’ultimo sono state spesso in contraddizione con quelle della maggioranza e della giunta, anche se in termini di voti in aula si è distinto solo un paio di volte, votando contro l’operazione Boschetti-Iris e il famoso ampliamento dell’Alì in zona industriale.
Scelta, quest’ultima, che ha spezzato definitivamente la corda alla quale era legato, ma più per i modi con cui è avvenuta.
Lo strappo
Il 27 maggio scorso, infatti, prima di esprimere col voto la sua contrarietà, Tarzia ha attaccato senza mezzi termini il sindaco e gli assessori, decretando di fatto la fine di ogni rapporto.
Un mese dopo c’è stato l’addio alla lista, al ruolo di capogruppo, dopo aver capito di essere stato informalmente sfiduciato dagli altri componenti della civica e dallo stesso Sergio Giordani.
Ora toccherà a Cacciavillani raccogliere la sua eredità nel ruolo di capogruppo, che dovrà condividere con quello di presidente della commissione urbanistica.
Gli altri componenti, Carlo Pasqualetto, Ivo Tiberio, Franca De Lazzari e Valentina Battistella hanno scelto lui come capogruppo, nonostante non sia più un civico come quando è stato eletto, ma sia diventato il segretario provinciale di Azione, il partito di Carlo Calenda.
Partito di cui fa parte anche Carlo Pasqualetto, segretario regionale recentemente candidato alle elezioni europee. Del gruppo fa parte anche Simone Pillitteri, impegnato però da molti mesi all’estero per progetti di carattere personale e rimasto fuori da ogni vicenda.
«Come un partito»
Cacciavillani capogruppo era quello che aveva previsto anche Tarzia: «Con questo ondivago percorso di sfiducia», commenta Tarzia, riferendosi ai suoi ex compagni di lista «vestono la lista civica, cosa riprovevole e grave, di un colore politico e partitico.
La lista civica “Giordani Sindaco” diventa ancora altro, perde definitivamente la sua identità e rischia di disperdere il suo consenso che è nato dal basso con la fatica di tanti.
La nostra rappresentanza civica che ha riscosso la fiducia del 17,28% dei padovani e che ho cercato in questi due anni di tutelare e valorizzare in tutti i modi, non pesa, non conta, non è tenuta in considerazione nelle scelte amministrative».