Pericolosissimo per prati, fiori e frutti: a Lignano Riviera è allarme per il coleottero giapponese
LIGNANO. Sono troppo poche le informazioni relative alla gestione dei giardini nell’area interessata dalla presenza della popillia japonica e c’è il rischio che il coleottero pericolosissimo per prati, foglie, fiori e frutti non venga debellato. L’area in cui è stato individuato è quella di Lignano Riviera, che al momento è “in quarantena”, cui si aggiungono le aree “cuscinetto” che si trovano entro i cinque chilometri.
«Due incontri pubblici sono stati fatti – spiega Matteo Battiston, presidente di Confesercenti e proprietario di una struttura alberghiera nell’area in cui è stata segnalata la presenza del coleottero – uno alla fine dell’anno scorso per iniziare a informare le associazioni di categoria e altri rappresentanti del settore, mentre il secondo, qualche mese fa, era mirato a informare la popolazione».
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Il problema è che Lignano ha una popolazione che varia numericamente in modo esponenziale, con molti proprietari di seconde case che arrivano nei mesi estivi e con turisti che prendono in affitto delle abitazioni anche per tutta la stagione, ma non è detto che fossero presenti il giorno dell’incontro. «Sto cercando di rispettare tutte le misure che ci hanno enunciato, non solo per me, ma anche perché a Riviera il verde è un valore aggiunto a cui teniamo molto – prosegue Battiston –. La problematica, noi come associazione di categoria, la stiamo promuovendo, ma mi rendo conto che mentre da un lato Ersa Fvg si sta organizzando per mappare la presenza del coleottero, noi dovremmo adottare misure come, ad esempio, non bagnare i manti erbosi, oltre al fatto di non potere raccogliere l’erba appena tagliata».
Eppure, troppo spesso «molti ospiti non seguono la direttiva. D’altronde non ci sono da nessuna parte volantini che indicano che siamo in un’area in cui è presente il coleottero. L’Ersa al momento non ha provveduto a diffondere capillarmente delle schede informative con i divieti da rispettare – conclude Battiston –. A quanto pare stanno preparando dei volantini ma a oggi nono si sono visti e questi ritardi non fanno che aumentare il rischio».