Le ex case degli esuli in vendita a Dignano: più di 140 offerte per il bando pubblico
DIGNANO. È stato molto alto l’interesse per l’acquisto delle 14 case e alloggi pericolanti ubicati nel nucleo storico della cittadina di Dignano, messe in vendita dal comune. Al bando pubblico sono pervenute 141 domande di cui 5 oltre i termini previsti.
Va detto subito che si tratta di beni abbandonati dagli esuli nel secondo dopoguerra e poi nazionalizzati dal regime di Tito. Successivamente, sotto la Croazia, sono passati sotto le competenze delle autonomie locali. Ora, come fatto sapere dall’amministrazione municipale, la procedura prevede la valutazione delle singole offerte e la definizione delle modalità di vendita con lo scopo di evitare il loro ulteriore degrado, di risolvere il problema della casa dei residenti, nonché di attirare nuovi abitanti per il ripopolamento del borgo. E soprattutto, sarà necessario definire il prezzo di vendita da parte di un team di periti.
Si procederà quindi alla definizione di una bozza di delibera da sottoporre al dibattito pubblico, mentre l’atto conclusivo sarà la sua approvazione in sede di consiglio comunale. Quindi tempi piuttosto lunghi. Come fatto notare da alcuni residenti del luogo, la procedura sarebbe stata più corretta se fatta in senso inverso: ossia, prima stabilire il prezzo e poi vendere gli immobili. Invece – aggiungono sempre alcuni residenti –, considerato il notevole interesse dimostrato dall’alto numero di domande, il conseguente incremento del prezzo finirà per portare più soldi in cassa.
Un altro aspetto fatto notare è che gli eventuali abusivi negli alloggi in vendita saranno una patata bollente a carico degli acquirenti. E, come noto, il più delle volte gli sfratti diventano una questione complicata, se non addirittura impossibile da attuare nel caso ci siano bambini di mezzo.
Proprio gli strascichi giudiziari delle ingiunzioni di sfratto avevano fatto saltare undici anni fa il progetto dell’allora sindaco Klaudio Vitasovic di vendere alcune case pericolanti per ricavarne un albergo diffuso. È andato in porto, invece, un progetto simile a Valle, 5 chilometri più a nord, che accoglie ospiti da tutto il mondo.
Tornando a Dignano, è positivo che si cerchi di salvare questi immobili dall’ulteriore degrado e dal crollo definitivo, una situazione che non gioverebbe all’immagine della città.
Case vuote e pericolanti appartenute agli esuli che abbandonarono il proprio focolare: ne troviamo tante, soprattutto nei villaggi dell’Alto Buiese. Nel comune di Grisignana c’è il borgo fantasma di Vergnacco dove le poche case rimaste in piedi sono inghiottite dalla vegetazione. Nel suo piccolo cimitero, vicino a quel che rimane della chiesa, si riescono a malapena a decifrare le date delle ultime sepolture: era l’anno 1954.