La Lega Navale di Trieste volta pagina: Benedetti nuovo presidente
TRIESTE. Con quasi il 70 per cento dei voti, lo scorso lunedì sera, Roberto Benedetti è stato eletto nuovo presidente della Lega Navale. Un risultato che punta a ridare stabilità alla società velica di Molo Fratelli Bandiera, dopo un paio d’anni di contrapposizioni e malumori.
Riportare l’armonia
L’obiettivo del nuovo presidente è quello di riportare armonia nella vita sociale del sodalizio, che conta oltre 650 soci ed è certamente tra i più importanti e prestigiosi della regione.
Nel dettaglio, dall’urna sono uscite 232 schede (l’affluenza è stata in calo rispetto alle elezioni del 2022): 154 a favore della lista capitanata appunto da Benedetti, 5 nulle e 73 bianche, segno che la campagna per un voto contrario aveva sortito un certo effetto. Il nuovo direttivo della Lega Navale, oltre a Benedetti vedrà in campo Gabriele Cutini, Alberto Dell’Agnolo, Roberto Dodich, Roberto Fabris, Lorenzo Furlan, Armando Momic, Dario Niegovan e Cinzia Scheriani. Consiglieri supplenti saranno Antonio Di Chiara, Ester Colizza e Clementina Frescura.
Cambio al vertice
L’assemblea elettiva era stata indetta dopo che il presidente uscente, Fabrizio Bonazza, lo scorso maggio, a metà del mandato, aveva rassegnato le dimissioni. Una decisione maturata anche a fronte di un clima teso dentro la sezione locale della Lega Navale, con una disaffezione da parte di soci storici della società velica.
Mandato di tre anni
Benedetti resterà in carica per i prossimi tre anni, salvo poi la conferma per un ulteriore mandato.
63 anni, Benedetti è stato quadro direttivo di Unicredit, e per pochi giorni ricopre ancora l’incarico di segretario regionale di Unisin. «Ci dobbiamo impegnare, io per primo – così il neo eletto – per riavvicinare i soci, motivarli, offrire nuove occasioni ludiche e di attività sociale, con un unico scopo: il bene della sezione». Parlando di «nuovo corso» e di una «nuova Lega Navale di Trieste», Benedetti ha incitato i soci «ad assumere come codice di comportamento, anche nei rapporti interpersonali, lo spirito generoso e leale degli uomini di mare, con il tratto cortese e il mutuo rispetto».