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Июль
2024

Sospese quattro attività edili nel Pordenonese, inflitte sanzioni per 65mila euro

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PORDENONE. Luoghi di lavoro non conformi agli standard di sicurezza previsti e assenza delle misure di prevenzione per tutelare i lavoratori dal rischio infortuni.

I carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Pordenone - unitamente ai colleghi del Nucleo operativo per la tutela del lavoro di Venezia e ai militari del comando provinciale - hanno disposto la sospensione dell’attività per quattro aziende edili della provincia, attive nei comuni di Aviano, Fiume Veneto, Zoppola e Morsano al Tagliamento, per motivi legati alla sicurezza. Alle quattro aziende sono state comminate sanzioni amministrative e ammende per oltre 65 mila euro.

I provvedimenti sono frutto dei controlli effettuati dai carabinieri in quattro cantieri attivi. Tra le violazioni riscontrate, le più gravi riguardano la mancata adozione delle misure di prevenzione a seguito di eventuali cadute dall’alto; l’assenza della documentazione relativa alle misure di prevenzione per tutelare la salute e la sicurezza dei lavori stessi, nonché del Piano operativo di sicurezza, e l’assenza dei sistemi necessari per la messa a terra dei macchinari presenti nei cantieri.

Nel caso specifico non sono state riscontrate irregolarità in merito alla presenza di lavoratori in nero.

Le attività rimarranno sospese fino a quando i titolari non risolveranno le violazioni contestate, rientrando quindi in conformità con quando prevede la normativa in materia di sicurezza. A quel punto, dopo averlo comunicato ai carabinieri per la tutela del lavoro, i militari si ripresenteranno in azienda per la seconda ispezione (rivisita, in gergo tecnico).

Ottenuto il nulla osta le attività potranno tornare in servizio. Come si apprende da altre situazioni analoghe, a seconda della gravità delle violazioni contestate i tempi tecnici possono variare dai due ai cinque giorni; nei casi più gravi, capita anche che le azienda decidano di rimanere chiuse.

Come emerge anche dal quadro dei controlli effettuati dai carabinieri a livello nazionale, è proprio nel settore edile che si riscontrano più frequentemente irregolarità dal punto di vista della sicurezza e del lavoro irregolare.

L’operazione portata termine in provincia dai miliari dell’arma rientra nell’ambito dalla più ampia attività di controllo del territorio volta al contrasto del lavoro irregolare e nell’ambito del rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Come si apprende dall’arma, gli uffici competenti in materia sono impegnati quotidianamente nell’analisi delle banche dati relativi alle attività presenti sul territorio.

Qualora dovessero emergere anomalie, dopo avere eseguito tutti i controlli del caso, i carabinieri procedono con l’ispezione diretta in azienda. Si tratta di un attività estesa a tutti i settori che offrono beni e servizi.

Oltre al tema sicurezza, i controlli dei militari sono indirizzati anche all’individuazione di lavoratori in nero e sul fronte delle adempienze contrattuali, sia dal punto di vista retributivo ma anche contributivo.

L’attività dei carabinieri è orientata anche alla verifica che tutti i dipendente dell’azienda abbiano partecipato ai corsi per la sicurezza, fondamentali per prevenire gli infortuni che, come si apprende, sono in aumento.




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