Ivrea pronta a vivere la sua patronale, tutti gli eventi nel segno della tradizione
IVREA. Torna San Savino, da giovedì 4, a domenica 7, e la città è pronta, ancora una volta, a calarsi nella particolare atmosfera di questa festa eporediese di uomini, di cavalli, di emozioni ritrovate nel passeggiare lento e incuriosito tra bancarelle , quadrupedi e macchine agricole, con quel suo muoversi antico tra profumi di cibi e odore di cavalli, nel vociare della gente che affolla le strade, tra nitriti, sfilare di carrozze, presentazioni di stupendi esemplari equini e un riecheggiare qua e là di descrizioni e termini equestri.
Sul fronte religioso, la novità 2024 è la presenza di Bartolomeo I, arcivescovo di Costantinopoli e patriarca ecumenico, che giovedì 4 luglio, ore 21, dopo la preghiera davanti all’urna del Santo, terrà un discorso e sabato 6 parteciperà alla processione e alla messa.
A firmare l’edizione della patronale “laica” torna anche l’inossidabile Elvio Gambone, organizzatore di lungo corso e forte di un’esperienza che comprende 13 edizioni di Carnevale, dal 1997 al 2009, tre della patronale di San Savino, negli anni 2014, 2019 e 2021, oltre a una decina della Sagra della Pezzata rossa e di sette Sagre del bollito, e di manifestazioni quali Fiori per l’Assunta. Eporedia 2004, l’associazione da lui fondata ormai vent’anni fa, e presieduta, ha vinto, infatti, lo scorso aprile, il bando del Comune per l’aggiudicazione dell’organizzazione di San Savino 2024. Affiancato da Davide Barbato, il consulente artistico, figura introdotta quest’anno dal Comune, per valorizzare la manifestazione, con il quale si è trovato immediatamente in sintonia, Gambone ha chiamato a raccolta la sua squadra di volontari e ha messo a punto un programma di tutto rispetto che, grazie anche ai suggerimenti di Barbato, saprà appassionare, coinvolgere un pubblico di tutte le età e variegato per formazione e gusto, e regalare momenti lieti ed entusiasmanti.
Con Gambone, ovviamente, sono tornati alcuni suoi must come i Mestieri della Memoria, ovviamente riadattati in modo da poterli intrecciare alle Incursioni itineranti di danza, poesia e teatro, suggerite da Barbato, e il ring in terra battuta al Rondolino, dove si terrà il Gran Gala equestre, la sera di sabato. Perché, anche se le norme di sicurezza non permetteranno mai più la festa nel cuore della città, ma la vorranno al Parco Dora Baltea ritenuto più idoneo, lui non rinuncia a trasferire in centro il trasferibile, anche in omaggio ai tempi gloriosi in cui la festa si addentrava, suggestiva e allegra, nei giardini e nel centro storico. E sarà così anche per la parata delle briglie ovvero la sfilata, in centro città, dei cavalli premiati. Altro recupero del “bagaglio” di Gambone saranno le bande, che comporranno una parata, ma che vivacizzeranno anche la sfilata delle carrozze che, negli ultimi tempi era di una noia quasi mortale per via delle lunghe attese degli spettatori costretti ad annoiarsi per delle mezz’ore e anche di più, in attesa di godere del loro passaggio.
San Savino 2024 sarà una festa ricchissima, con tanti appuntamenti, tra iniziative interessanti, culturali e di intrattenimento più leggero, non disgiunti da quelli legati all’enogastronomia. «Il santo, i cavalli, le vie – sottolinea il sindaco, Matteo Chiantore – . In tale slogan, quest’anno, abbiamo condensato le diverse anime della festa di San Savino, uno dei momenti più significativi di aggregazione e celebrazione della nostra identità. Un’occasione per valorizzare il patrimonio culturale, artistico e religioso. Comprimari dei festeggiamenti del santo patrono saranno, come da tradizione, i cavalli ai quali la città è profondamente legata, a partire dal rimando racchiuso nell’etimo Eporedia sino al Carnevale storico». E conclude: «Abbiamo trovato divertente, inoltre, l’idea di organizzare una fiera medievale per le strade, aggiungendo un tocco di autenticità con lo strillone che richiama "accorrete numerosi!”, come facevano i banditori del passato per richiamare la gente».