Ancora un tentato suicidio in cella a Pavia, detenuto 19enne è in fin di vita
PAVIA. Ancora un detenuto che cerca di togliersi la vita in cella a Torre del Gallo. Un altro caso che torna ad accendere i riflettori sull’emergenza suicidi in carcere. Un giovane recluso di 19 anni ha provato a togliersi la vita, alcuni giorni fa, impiccandosi con un lenzuolo all’interno della sua cella, nella sezione 8, e si trova ora in condizioni gravissime al San Matteo. Dopo la morte di Jordan Tinti, il trapper di 26 anni trovato senza vita nella sua cella a marzo, e di un detenuto di 42 anni a Pasqua, questo è il terzo episodio dall’inizio dell’anno. Dal 2021 nel carcere di Pavia si sono tolte la vita undici persone.
Il dramma nella sezione isolati
Di quest’ultimo episodio, che risale a venerdì, sono trapelate pochissime informazioni. Si sa che il giovane, di origini straniere, si trovava in un cella della sezione ottava, quella dell’osservazione isolati, un reparto dove sono detenute persone che per motivi di salute o disciplinari sono soggette a stretta sorveglianza. A quanto pare il detenuto era da solo in cella, in quel momento. Sono bastati pochi attimi per mettere in pratica il gesto che forse meditava da tempo. In quel momento un agente della polizia penitenziaria stava facendo il giro di controllo e si è accorto di quanto stava accadendo.
L’allarme è scattato subito e il detenuto è stato prima soccorso dal personale medico del carcere e poi dagli operatori del 118. Il giovane è stato portato in ospedale in condizioni disperate. Non era cosciente ed è stato intubato. Da giorni lotta tra la vita e la morte nel reparto di Rianimazione del San Matteo. Gli agenti della penitenziaria, che lo piantonavano, ieri mattina hanno tolto la sorveglianza.
Indagine interna
Sul caso è stata avviata una indagine interna. La dinamica è ancora tutta da chiarire ma soprattutto si dovrà fare luce sul contesto in cui l’episodio è maturato. Il giovane, da quanto si è saputo, aveva dato già segnali di disagio psicologico. Non è chiaro se fosse sotto terapia e che tipo di trattamento stesse seguendo. In carcere la situazione del personale medico è migliorata rispetto agli anni passati: a Torre del Gallo operano 16 medici, 6 psicologi, un coordinatore infermieristico, 16 infermieri e un operatore socio sanitario. Numeri che, almeno sulla carta, dovrebbero garantire la copertura del servizio. Non si può dire altrettanto per il personale della polizia penitenziaria: a Torre del gallo mancano 66 agenti. «Una situazione gravissima», secondo Americo Fimiani, della Fp Cgil. La Uilpa, attraverso il segretario Michele De Nunzio, si scaglia contro «lo slogan che annuncia l’arrivo» di 87 agenti a Pavia, che «serviranno solo a compensare le uscite». Da Torre del Gallo, in particolare, tanti agenti sono stati trasferiti negli ultimi mesi.
L’inchiesta di Antigone
Sovraffollamento, ma anche condizioni igienico-sanitarie al limite in alcuni reparti: sono le situazioni riscontrate da Antigone, l’associazione che si occupa dei diritti dei detenuti, durante la visita al carcere di Pavia tre settimane fa. Gli operatori hanno definito «drammatica» la situazione soprattutto tra i detenuti più fragili. Nel carcere ci sono 680 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 515, ma effettiva di 453, con un tasso di sovraffollamento reale del 150%.
Il presidio degli avvocati anche a Pavia
Interrompere la lunga scia di suicidi nelle carceri (47 da inizio anno): con questo proposito l’Unione delle Camere penali, che rappresenta gli avvocati penalisti, ha indetto tre giorni di sciopero e presidi in diverse città. A Pavia il presidio è previsto per martedì 9 luglio, dalle 10 alle 13, davanti al palazzo di giustizia, mentre l’astensione dalle udienze riguarderà i giorni 10, 11 e 12 luglio, per protestare «contro la condizione inumana dei detenuti, il degrado della realtà carceraria, le inefficienze del sistema, le mancate riforme e l’irresponsabile indifferenza della politica».