Parcheggiare a Udine, in 36 mila usano inPark: dal 5 luglio l’applicazione si rinnova e dà più servizi
UDINE. Sembra trascorsa un’era da quando Sistema sosta e mobilità (Ssm) ha introdotto la telesosta attivabile via sms. Eppure era solo il 2008.
Una decina di anni dopo, nel 2019, ecco l’applicazione inPark, oggi utilizzata da quasi 36 mila utenti. Un’altra tappa di questo percorso di innovazione di Ssm è stata annunciata mercoledì 3 luglio nella sede di Fondazione Friuli: l’aggiornamento della app che, oltre a un cambio grafico, aumenterà il ventaglio di servizi a disposizione.
[[ge:gnn:messaggeroveneto:14445475]]
L’ha sintetizzato bene il direttore della società che gestisce le aree di sosta a raso e in struttura a Udine, Cividale e Tolmezzo, Pierluigi Pellegrini: «Con la nuova app renderemo l’esperienza della sosta molto più semplice e accessibile a tutti, eliminando l’assillo del ticket e pagando il tempo effettivamente utilizzato, senza sprechi. Il tutto con un’interfaccia grafica nuova e intuitiva».
[[ge:gnn:messaggeroveneto:14443945]]
La nuova app inPark sarà scaricabile o aggiornabile da venerdì 5 luglio. A illustrarne i contenuti, in Fondazioni Friuli, sono intervenuti, oltre a Pellegrini, il presidente di Ssm Emilio Occhialini, il vicesindaco Alessandro Venanzi, l’assessore alla Viabilità Ivano Marchiol, il consigliere regionale Stefano Balloch, il referente della software house Beliven Andrea Pavan, il manager del distretto del commercio di Udine Guido Caufin. Per il Comune era presente anche il consigliere Gianni Croatto.
[[ge:gnn:messaggeroveneto:14314652]]
Tra le novità a disposizione della nuova app ci sono i pagamenti digitali con Apple Pay e Google Pay e una grafica più intuitiva in merito alla selezione dell’orario della sosta (che potrà essere programmato su più giorni), alla visualizzazione dei parcheggi in struttura vicini all’utente, alle promozioni e alle news in tempo reale dalla città.
Un cenno a parte va dedicato all’attivazione della targa per la sosta in struttura, che di fatto darà modo agli utenti di accedere ai parcheggi senza dover usare il telefono cellulare. In pratica la sbarra si alzerà in automatico come avviene con il Telepass.
[[ge:gnn:messaggeroveneto:14276334]]
Saranno introdotti anche dei crediti per gli utenti che sceglieranno i punti vendita della città per lo shopping. «La strada intrapresa è quella giusta – ha aggiunto Pellegrini – e lo dimostrano i numeri di utilizzo della app, con oltre 2 mila pagamenti al giorno e un’incidenza del 25% sul totale delle transizioni. Aver puntato su una app di proprietà, sviluppata sulle esigenze della città, sta dando i risultati attesi. Il prossimo passo sarà la segnalazione agli automobilisti di eventuali posti liberi per la sosta, in modo da contribuire a un’evoluzione della mobilità urbana in chiave sostenibile, riducendo l’inquinamento, la congestione del traffico parassita e migliorando la vivibilità del contesto urbano».
Nel suo intervento, il presidente Occhialini ha ricordato come uno degli obiettivi di Ssm sia «il miglioramento continuo della qualità dei servizi grazie all’implementazione della gamma di opportunità offerta dal processo di digitalizzazione».
Da parte sua Balloch si è congratulato con la società in house per aver saputo sviluppare progetti innovativi per la città: «Ssm è un modello – ha affermato – grazie alla capacità di guardare al futuro e di rispondere alle nuove necessità degli automobilisti».
Lo scopo principale del progetto di restyling sviluppato insieme a Beliven è stato quello di semplificare e razionalizzare tutta l’applicazione mobile con una nuova struttura aggiornata a livello di codice, facile da mantenere e da implementare. «La realizzazione della nuova inPark ha previsto una notevole parte di progettazione al fine di garantire e massimizzare l’esperienza dell’utente», ha specificato Pavan.
Sulle innovazioni introdotte da Ssm si è espresso anche l’assessore Marchiol: «Si tratta di un passo importante verso una miglior organizzazione della mobilità e della sosta in città. L’utilizzo di un mezzo come l’automobile deve essere regolato facendolo diventare un fattore positivo per la città, e quindi indirizzarlo verso determinati parcheggi in struttura evitando il traffico parassita è certamente un’azione positiva».