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Июль
2024

Diga del Vanoi, il progetto è concluso: gli enti hanno 15 giorni per rispondere

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Il progetto della diga del Vanoi è pronto. Se fino a qualche giorno fa sembrava che tutto si fosse fermato con lo stralcio dell’invaso dall’elenco delle opere prioritarie del Veneto contro la siccità, ora è chiaro che non è così.

Gli enti interessati, Comuni, Provincia, Regione e autorità competenti hanno infatti ricevuto in queste ore una comunicazione da parte del Consorzio di Bonifica del Brenta, incaricato e finanziato con un milione di euro dal Ministero dell’Agricoltura per lo studio e la progettazione dell’invaso.

Il dibattito pubblico

Con la lettera il Consorzio avvisa gli enti di aver avviato le procedure per il dibattito pubblico, obbligatorie per legge in un progetto di tale portata e invia per la consultazione i materiali prodotti, cioè il Documento di fattibilità delle alternative progettuali: centinaia di pagine di relazioni, mappe e approfondimenti tecnici.

Una mole di documentazione notevole e che richiede l’analisi da parte di esperti in diversi ambiti, ma gli enti interessati hanno solo 15 giorni per indicare la loro adesione al confronto sul progetto.

Tra i materiali prodotti ci sono: i due potenziali siti di costruzione della diga, valutazioni e indagini per i due siti, quattro alternative progettuali e le analisi multicriteria oltre agli impatti dell’impianto sotto vari aspetti.

Nella sua comunicazione, il Consorzio ricorda che il Dibattito Pubblico è obbligatorio «per le opere costituenti Impianti destinati a trattenere, regolare o accumulare le acque in modo durevole, con soglia dimensionale altezza superiore a 30 metri o che determinano un volume di invaso superiore a 40 milioni di metri cubi, per cui il progetto “Serbatoio del Vanoi – Realizzazione di un invaso sul torrente Vanoi e Tutela dell’irrigazione nel Comprensorio di Bonifica Brenta” è soggetto a dibattito pubblico obbligatorio, per superamento del limite di altezza».

Il progetto e gli obiettivi

E aggiunge: «Oltre che un obbligo di legge, il nostro ente crede in questo modello di democrazia partecipativa con molteplici obiettivi, tra cui rendere trasparente e regolato il confronto con i territori interessati direttamente ed indirettamente dall’opera in progetto e migliorare la qualità della progettazione di queste opere rilevanti. L’opera in progetto, in estrema sintesi, consta in un nuovo bacino per trattenere, regolare ed accumulare le acque del torrente Vanoi (affluente montano del fiume Brenta) con molteplici obiettivi e quindi nell’ottica dell’utilizzo multiplo».

Il Consorzio di Bonifica del Brenta elenca anche tali obiettivi: «Il miglioramento delle condizioni di sicurezza idraulica del territorio di valle, attraverso la laminazione delle piene a favore di un vasto e urbanizzato territorio ad alto rischio, l’accumulo di risorsa idropotabile per soddisfare il fabbisogno delle popolazioni, anche tramite maggiore ricarica della falda grazie alla regolarizzazione dei deflussi fluviali (il fiume Brenta alimenta l’acquifero da cui attingono importanti acquedotti, a servizio di gran parte del Veneto); l’accumulo di risorsa idrica per far fronte, tramite sistemi irrigui già esistenti ma deficitari, al fabbisogno delle colture agrarie, non solo per il territorio del Consorzio di bonifica Brenta, ma anche per quelli di altri Consorzi di bonifica a valle (motivo per cui l’opera è stata ritenuta prioritaria in un documento sottoscritto da tutti i Consorzi del bacino insieme all’Unione Veneta delle Bonifiche); l’integrazione delle portate di magra del sistema fluviale ricettore (Cismon e Brenta), con plurimi benefici ambientali (miglioramento delle portate di deflusso vitale/deflusso ecologico in magra, alimentazione nodo idrico dei canali interni della città di Padova che in magra vanno in sofferenza con gravi conseguenze igienico-sanitarie, ecc.) ; una nuova produzione di energia idroelettrica rinnovabile e programmabile e miglioramento di tutto il sistema idroelettrico esistente a valle; pertanto, anche con possibili funzioni di regolarizzazione della distribuzione elettrica a livello nazionale; lo sviluppo del settore turistico legato alla fruizione di specchi d’acqua sia a livello locale che, per integrazione delle portate di magra, per i sistemi di valle (ad esempio, Naviglio Brenta tra Padova e Venezia)».

15 giorni di tempo

Entro 15 giorni gli enti e i soggetti che hanno ricevuto la comunicazione dovranno non solo indicare l’interesse a partecipare al dibattito pubblico di prossima attivazione, ma anche inviare eventuali osservazioni e/o argomentazioni preliminari inerenti alla documentazione ricevuta e segnalare eventuali ulteriori enti pubblici o privati che possano avere interesse alla partecipazione al dibattito pubblico.




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