Escavatori al lavoro sulla strada del Duran in Val di Zoldo: inizia la sgombero della carreggiata
Due escavatori fatti arrivare da Veneto Strade hanno iniziato mercoledì 3 luglio ad aggredire l’enorme quantità di detriti scivolati dalla montagna lunedì pomeriggio dopo un intenso acquazzone a Le Vare, lungo la strada del passo Duran, bloccando completamente la strada provinciale 347 inVal di Goima.
L’intervento degli escavatori è stato salutato con soddisfazione dal sindaco di Val di Zoldo, Camillo De Pellegrin, anche se ancora non ci sono certezze sulle tempistiche per la riapertura della circolazione stradale.
Non ci sono solo cinquemila metri cubi di massi e materiale inerte da portare via, fanno sapere da Veneto Strade, ma c’è anche bisogno di capire in che condizioni è la carreggiata sotto la colata detritica. Se dopo lo sgombero del materiale la Sp 347 sarà subito transitabile oppure se l’impatto della colata ha provocato danni alla sede stradale e al ponte.
[[ge:gnn:corrierealpi:14442979]]
L’intervento
«Sono stati portati su i due escavatori», spiega intanto De Pellegrin, «e con quelli hanno iniziato a lavorare sulla parte di materiale a monte, anche per fare in modo che non si verifichino altri eventi simili se la situazione meteo dovesse peggiorare. Si sta realizzando in sostanza una sorta di argine per il materiale».
Una volta sistemata parte dei detriti per fare da sbarramento ad eventuali nuove colate, giovedì 4 luglio inizierà il lavoro vero e proprio di rimozione del materiale, che verrà depositato in luoghi che stanno individuando i tecnici del Comune.
«Resta fermo il fatto che il materiale non verrà portato fuori dalla Val di Goima», sottolinea il sindaco Camillo De Pellegrin, «sarebbe una operazione impensabile: con il via vai di camion ci troveremmo la viabilità in frantumi. Stiamo pensando a come riutilizzarlo in futuro per fare delle ricomposizioni ambientali o altri interventi, nel frattempo lo depositeremo in zona. Va sottolineato che non lo metteremo da nessuna parte senza avere prima il permesso dei proprietari dei terreni interessati: stiamo proprio facendo le richieste».
I tempi
Difficile, intanto, fare previsioni accurate sulle tempistiche di tutte queste operazioni. «Non sappiamo quanto servirà a Veneto Strade per la riapertura della strada», allarga le braccia De Pellegrin. «Non credo che ci vorranno meno di due o tre giorni di lavoro. Sarebbe positivo se si arrivasse a riaprire la Sp 347 per lunedì, magari solo su una corsia a senso unico alternato».
Una situazione difficile, dunque, soprattutto per gli zoldani che lavorano in Agordino, molti a Luxottica, e che devono ricorrere allo Staulanza. «Facciamo fronte alla situazione e andiamo avanti», dice il sindaco, «mi auguro che venga compresa la situazione».