Cane muore di caldo durante un viaggio in aereo, la rabbia dei proprietari: “Obbligati a tenerlo nel trasportino, lo hanno ucciso”

Angie e Gary Engelgau hanno visto morire il loro bulldog francese di 4 anni, Frank, a causa di un colpo di calore durante un volo dell'Alaska Airlines dalle Hawaii all'Oregon

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Un viaggio verso una nuova vita si è trasformato in un incubo per Angie e Gary Engelgau, che hanno visto morire il loro bulldog francese di 4 anni, Frank, a causa di un colpo di calore durante un volo dell’Alaska Airlines dalle Hawaii all’Oregon. “Ci hanno detto che non potevamo toglierlo dal suo trasportino”, hanno raccontato gli Engelgau ai media americani, puntando il dito contro le politiche della compagnia aerea e dell’aeroporto. Angie ha spiegato che Frank mostrava segni di sofferenza già prima della partenza: “Ci siamo seduti al gate e lui continuava ad ansimare. Abbiamo chiesto nuovamente all’equipaggio alla reception se potevamo tirarlo fuori dal trasportino ma hanno detto di no“. La loro richiesta è stata infatti respinta nonostante il bulldog francese sia una razza di cani soggetta a difficoltà respiratorie per la conformazione del muso e quindi, a maggior ragione, esposta a potenziali crisi in situazioni del genere.

Per questo la coppia ha fatto uscire comunque di nascosto Frank e gli altri 3 loro cani per una breve pausa, ma una volta a bordo, le loro richieste di poterli togliere dai trasportini sono state nuovamente negate. “Frank aveva gli occhi aperti, la lingua in fuori e non respirava“, ha raccontato Gary, descrivendo gli ultimi istanti di vita del loro amato bulldog francese. Angie, in lacrime, ha attribuito la morte di Frank al fatto che non gli fosse stato permesso di uscire dalla cuccia, nonostante fosse chiaramente in difficoltà per il gran caldo: “La verità è che è stato ucciso”.

In una dichiarazione, Alaska Airlines ha affermato di essere “addolorata per la segnalazione della perdita dell’animale domestico di questo ospite” e di aver seguito il protocollo per gli animali domestici, prendendosi cura di loro durante il volo. Tuttavia, la tragica morte di Frank solleva interrogativi sulla sicurezza e il benessere degli animali domestici durante i viaggi aerei e sulla necessità di una maggiore flessibilità da parte delle compagnie aeree in situazioni di emergenza.

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