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Июль
2024

Camera di commercio, c’è l’intesa a Pavia quattro membri di giunta

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/ pavia

Le complesse trattative per arrivare alla quadratura del cerchio, tra le legittime ambizioni di associazioni e territori, sembrano arrivate al punto di svolta. Sulla nuova Camera di commercio a tre (Pavia, Mantova e Cremona) è stato raggiunto un accordo di massima, che ora dovrà essere formalizzato.

Intesa che prevede che a Pavia vengano garantiti quattro membri di giunta su otto, una rappresentanza più consistente rispetto allo schema iniziale, che ne prevedeva tre (con 3 a Mantova e 2 a Cremona). Questo per compensare il fatto che a Pavia, per dimensioni l’ente più grande, non è stata assegnata a suo tempo la sede legale della Camera accorpata, andata invece a Mantova, che esprimerà anche il segretario generale. Mentre il presidente del nuovo ente sarà l’industriale Gian Domenico Auricchio, già commissario straordinario della Cciaa di Cremona e presidente di Unioncamere Lombardia.

La probabile composizione

Uno dei vice di Auricchio, e con il ruolo di vicario, sarà con ogni probabilità Giovanni Merlino, a sua volta commissario straordinario della Camera di commercio di Pavia, mentre l’altro vice dovrebbe essere Lorenzo Capelli, numero uno di Confartigianato Mantova. Le intese raggiunte prevedono che in giunta vadano anche, per Pavia, un rappresentante di Assolombarda, uno di Coldiretti - con ogni probabilità la presidente Silvia Garavaglia - e oltre a Merlino, che rappresenta il turismo, anche un altro membro in quota Ascom. L’associazione dei commercianti di Pavia è infatti in assoluto quella più forte, per numero di iscritti, tra tutte quelle presenti nei tre territori e tra tutti i settori economici. La nuova giunta camerale - stando sempre agli accordi delineati - sarà completata da un altro rappresentante del commercio (pure questo di Confcommercio), mantovano, e dal presidente della Cna di Cremona, Marcello Parma. Un posto che in un primo momento sembrava dovesse essere destinato a Enea Vercesi, presidente della Cna di Pavia, ma alla fine per il quarto membro di giunta pavese la scelta è caduta sulla Coldiretti (la designazione della Garavaglia contribuirebbe anche a rispettare la regole della quota di almeno il 30% riservata alle donne).

La giunta dovrà comunque essere eletta a settembre dal Consiglio camerale, composto da 33 membri i cui nominativi entro fine mese le varie associazioni di categoria dovranno comunicare alla Regione, in base al peso assegnato a ciascuna e calcolato su soci, addetti e fatturato.

De Cardenas: «sintesi non facile»

Dice il presidente della sede di Pavia di Assolombarda, Nicola de Cardenas: «Ci stiamo adoperando per far nascere quella che sarà la terza Camera di commercio della Lombardia. Grazie a un accordo ampio, volto a rappresentare i molteplici interessi in gioco. Non è sicuramente un compito facile. Ciò che è necessario, per la nuova Giunta camerale, è che rappresenti una forza che unisce i tre territori e sappia compiere una sintesi che tiene in conto le singole specificità di filiera, produttive, di rappresentanza. Pavia, Mantova e Cremona dovranno avere una Camera di Commercio in grado di dar valore alla qualità dei progetti, delle persone, dei territori, senza badare a logiche di spartizione. I nuovi organi camerali, Consiglio e Giunta dovranno riflettere e rispecchiare la composizione e la rappresentanza dei diversi settori, delle associazioni, dei territori, tutti accomunati dalla necessità di costruire un organismo stabile, rappresentativo, che esprima leadership e autorevolezza. Non è una sintesi facile ma registriamo grande senso di responsabilità di tutte le associazioni, i settori e i territori e quindi siamo fiduciosi di poter fare un buon lavoro».

Le tappe

Le tappe che porteranno alla composizione del Consiglio camerale e della giunta prevedono che a fine mese le varie associazioni indichino alla Regione i nomi delle persone che li rappresenteranno, in base al peso conquistato grazie ai parametri previsti (soci, addetti e fatturato). Il presidente della Regione, Attilio Fontana, con il decretto di fine giugno aveva stabilito quanti seggi spetteranno a ogni settore economico: 6 ciascuno a industria e commercio, 5 all’artigianato, 4 ai servizi, 3 all’agricoltura, 2 al turismo, 1 ciascuno a cooperative, trasporti, credito e assicurazioni, altri settori. A questi 30 si aggiungono un membro ciascuno per sindacati, associazioni di consumatori, liberi professionisti. La distribuzione territoriale dovrebbe essere paritaria tra Pavia, Mantova e Cremona (11 ciascuno). A fare la parte del leone l’Ascom Pavia, l’associazione in assoluto più grande, che avrà ben 5 consiglieri. Oltre all’accordo sulla composizione della giunta, organo esecutivo dell’ente, è vicino anche quello sulle risorse economiche che la nuova Camera dovrà gestire. Almeno per il primo anno si sarebbe concordato che le entrate raccolte sui singoli territori lì dovranno essere impiegate. Come è noto, quella di Pavia è la Camera di commercio con più iscritti, più risorse e il patrimonio più consistente.




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