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Июль
2024

A Mestre uno studentato nell’ex Telecom: il progetto della holding padovana LMH

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LMH Real Estate arriverà in via Carducci 22, nell’ex centro direzionale di Telecom Italia (la società ha lasciato l’immobile vuoto fin dal 2019). «Vogliamo sia considerato come il nostro insediamento nella realtà di Mestre, dove, fra le altre cose, a breve aprirà un nostro ufficio con minimo 10 figure operative pronte a seguire questa e altre iniziative nel territorio». Addio all’ipotesi albergo, spiega Ciro Liccardi, manager del gruppo di Padova.

«La nostra idea è quella di uscire dalla volontà di una struttura ricettiva ma di realizzare uno studentato d’eccellenza, strategico per il territorio, data la vicinanza all’Università Ca’ Foscari di Venezia e gran parte delle sue sedi periferiche, divise fra Mestre e Marghera. L’obbiettivo è creare una soluzione che viva di luce propria per 24 ore al giorno e quindi offra un servizio in più, non solo agli studenti ma anche ai residenti in quanto parliamo di un immobile di circa 10.500 mq».

L’investimento totale preventivato è di circa 20 milioni di euro. Il veicolo immobiliare utilizzato è la Sintonia Immobiliare Veneta Srl, società della holding. Per ora c’è il preliminare, l’atto definitivo è previsto per il 31 luglio prossimo. Liccardi, da ex mestrino, intende tornare a vivere e investire in città con l’ambizione di smuovere tante altre operazioni immobiliari. Il suo nome è noto a Venezia.

Fu vicepresidente dell’Ance e presidente dei giovani costruttori fino al 2010. La sua società, la Geolisa, purtroppo poi venne dichiarata fallita. Ma, dopo un periodo difficile, Liccardi è tornato in pista occupandosi del settore immobiliare con la società di Padova. Di recente è diventato anche presidente di Aspesi Triveneto. E torna a far parlare di sè a Mestre. «Non ci limitiamo a questa operazione», spiega. «Vogliamo ridare il fosforo che Mestre merita attraverso altre operazioni sia nel centro città che nella prima periferia, fra studentati, residenziale e anche il rilancio delle strutture ricettive. Crediamo in un progetto “Mestre Futura”, dove il Comune si sta particolarmente impegnando. Oggi Mestre deve tornare ad essere il punto di riferimento del Nord-est», ribadisce il manager, classe 1967, parte di una famiglia napoletana arrivata in Veneto a inizio anni ’70 .

Tornando al complesso tra via Carducci e via Pascoli i cantieri, promette la LMH Real Estate, saranno veloci. Dopo il perfezionamento dell’acquisizione si spera di poter partire a fine 2024. «Vincoli particolari non ce ne sono al netto del classico iter urbanistico, stiamo già attrezzando un piano di rigenerazione urbana sulla destinazione d’uso scritta in precedenza e appunto siamo convinti di poter cantierare nei prossimi mesi. Ci mettiamo a disposizione dell’amministrazione e della città», precisa Liccardi. L’immobile da mesi è al centro di ripetuti sgomberi da bivacchi notturni.

Ma nell’aprile 2020 era arrivato all’attenzione del consiglio comunale per una richiesta di cambio d’uso, da uffici ad albergo. Francois Droulers, imprenditore che gestisce l’Hilton di Mogliano, il “double Tree”, assieme alla consulenza dell’architetto Plinio Danieli, recentemente scomparso, con la società Dhotels aveva puntato all’acquisizione del palazzo per realizzarvi un grande albergo a cinque stelle, con accesso da via Meucci.

Oggi di quel progetto, non è rimasto nulla. L’ex presidente e poi vice del settore turismo di Confindustria, commenta. «Ma sapere che ci sono altri imprenditori interessati ad investire per me è fonte di soddisfazione, per il bene del centro di Mestre». Con il cambio d’uso, un albergo si può fare. Ma Liccardi ha altre idee: un grande studentato per avere anche Mestre nella “città campus”.




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