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Июль
2024

Pordenonelegge compie 25 anni: 300 appuntamenti con 600 protagonisti, tutto il programma 

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PORDENONE. Venticinque anni di letteratura express — pordenonelegge predilige i prodotti freschi a quelli da freezer — una maratona al fianco degli autori e delle loro opere per carburare il desiderio di viaggiare nelle storie da scaffale.

Una crescita costante, inarrestabile. Tant’è che gli appuntamenti previsti dal 18 al 22 settembre, seminati in quarantatré sedi tra Pordenone centro e le dieci cittadine limitrofe (con puntate a Udine, Trieste, Lignano e Praga), saranno trecento con seicento protagonisti: numeri mai raggiunti.

«La Regione è sempre al fianco del festival — spiega il vice governatore Mario Anzil — che invoglia lo spirito di riflessione, un’abitudine ormai desueta, in un contesto che contempla un’infinità di offerte culturali in linea con la nostra visione del futuro di territorio policentrico con la sua fondamentale dottrina di frontiera».

L’anniversario ha imposto una rivisitazione del sottotitolo. All’invariata “Festa del libro” si è aggiunta “e della libertà”, slogan coniato per il 25° dal suono vincente assecondando il desiderio del presidente Mattarella che la invocò nel suo videomessaggio d’apertura dello scorso anno. Voltaire diceva che “un uomo è libero nel momento in cui desidera esserlo”, con le varianti imposte dai tempi, ci sia concesso l’asterisco.

«Troppe le libertà messe in discussione — ha precisato il presidente Michelangelo Agrusti — e il nostro compito di divulgatori è quello di dare voce a chi non ce l’ha. Come ha detto Papa Francesco “stiamo vivendo una guerra mondiale a pezzi” e pnlegge, sin dall’alba della sua avventura, affianca i popoli che attraverso i loro scrittori hanno vissuto e vivono il dramma delle oppressioni. Questo è un esempio — ha detto ancora Agrusti — di come in un piccolo luogo come Pordenone possano nascere grandi idee».

Scegliamo cosa leggere, almeno questo nessuno ce lo toglie. Il romanzo di Ray Bradbury, “Fahrenheit 451”, è soltanto fantascienza grazie a Dio. Luglio, tradizione vuole, è il mese dello svelamento dell’edizione di pnlegge dell’anno. Piovono nomi, titoli, anticipazioni e, soprattutto, si smaschera l’immagine più attesa: la scelta dell’emblema che contraddistingue l’edizione.

Il simbolo del 2024 è una calorica diplomatica ricca di crema (o sfoglia) che non istiga l’accumulo di trigliceridi, attenzione, bensì il suggerimento di “sfogliare” i libri. E possibilmente di leggerli. Va detto senza piaggeria alcuna: i creativi non sbagliano un colpo. E con piacere facciamo un applauso a Patrizio De Mattio e alla sua agenzia.

L’anniversario d’argento ha richiesto una conferenza stampa a Roma nell’elegante palazzo Ferrajoli di piazza Colonna sede di rappresentanza della regione Fvg, alla presenza della squadra capitanata dal presidente Michelangelo Agrusti e composta dal direttore della Fondazione Michela Zin e dal direttore artistico GianMario Villalta con la curatrice Valentina Gasparet. Mancava Alberto Garlini, assente per motivi personali.

Come potete ben immaginare è infinita la lista di scrittori, artisti, personaggi dello spettacolo, scienziati, filosofi, poeti, ed è davvero impossibile dare qui a ognuno un degno palco. Ma giustamente qualcuno va ricordato: di sicuro Richard Ford, in anteprima con l’ultimo atto della saga di Frank Bascombe, Bernard-Henri Lévy con un nuovo saggio su Israele e ancora l’autrice spagnola Alicia Gimenéz-Bartlett, François Bégaudeau e, tra le firme italiane, Corrado Augias, Antonella Viola, Chiara Valerio, Donatella Di Pietrantonio, Massimo Recalcati, Donato Carrisi, Lilli Gruber.

Diamo rilievo all’inaugurazione. Una serata sinonimo di “ben ritrovati” nel segno di una particolare attenzione nell’offrire il palcoscenico a un personaggio che rappresenti un’unicità contemporanea. Spiega Villalta: «E il proscenio di mercoledì 18 al teatro Verdi sarà offerto a Sua Eminenza cardinal Gianfranco Ravasi che terrà una conversazione su “In principio, creazione ed ecologia”. Se non si pone al centro del discorso ecologico il tema della creazione, in quanto generazione e rigenerazione, la questione rimane vuota di senso».

Decine le anticipazioni internazionali e nazionali: dopo trent’anni leggeremo il sequel di “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”, libro iconico che parla di vita e di rock firmato da Enrico Brizzi. È doveroso pure svelare il nome del vincitore del premio “Crédit Agricole La storia in un romanzo", assegnato alla scrittrice iraniana Azar Nafisi. Il programma completo sarà online il 22 luglio sul sito del festival.




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