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Июль
2024

A Wimbledon con Jasmine Paolini: Sara Errani, più di una semplice compagna di doppio

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Sara e Jasmine, Jasmine e Sara. Amiche, colleghe, compagne di doppio, una mentore, l’atra allieva prediletta. Sara Errani c’è sempre per Jasmine Paolini, con cui meno di due mesi fa mandava in estasi il Foro Italico, vincendo il torneo di doppio. Un Wimbledon passato nel suo angolo, a tifare per lei, a sostenerla, forse a ripercorrere un cammino analogo da outsider, come quando toccò a Sara approdare in una finale slam, nel 2012 a Parigi.

Errani, come Paolini, ha giocato una finale a Wimbledon, ma in coppia con Roberta Vinci, dove hanno trionfato nel 2014. Insieme, Sara e Jasmine, sono come Thelma & Louise, una miscela esplosiva. Il loro obbiettivo è puntare a una medaglia olimpica a Parigi e alla qualificazione alle WTA Finals, in Arabia Saudita. “Lo scorso anno a Parigi ho chiesto a Jas se potevamo giocare insieme per provare a qualificarci per le Olimpiadi – ricorda Sara in un’intervista alla Gazzetta dello Sport – e di mettercela tutta per provare a sognare, perché sicuramente per me i Giochi sono uno dei sogni più grandi”. Dopo Wimbledon le due compagne si prepareranno per Parigi, dove sono tra le favorite per una medaglia. Per Errani, 37 anni, potrebbe essere la degna conclusione di una carriera ricca di soddisfazioni. La romagnola non ama sentirsi protagonista, nonostante tutti vedano in lei il segreto dell’esplosione di Paolini.

Jasmine non ha bisogno dei miei consigli, perché è fortissima e perché ognuna reagisce a suo modo di fronte a grandi appuntamenti come questi – raccontava Sara prima di Wimbledon. La chiave è quella di aggrapparsi al proprio gioco, perché a volte si crede di voler fare qualcosa di più che magari non è nelle tue corde. Invece, secondo me, è importante mantenere il proprio stile, pur sapendo che sarà difficile. Pensare punto dopo punto, non focalizzarsi sul nome e la qualità dell`avversaria”. Sulla stessa lunghezza d’onda Renzo Furlan, il coach di Jasmine Paolini, convinto che parte dei miglioramento della sua allieva siano dovuti alla frequentazione con Errani e all’esperienza in doppio.

Quando Sara ha proposto a Jas di giocare il doppio – ha spiegato il tecnico azzurro – ho subito dato la mia approvazione in maniera entusiasta. Sono convinto che poter star vicino a Sara e condividere degli obiettivi sia fondamentale. Errani è una giocatrice straordinaria, in singolare ha fatto grandi cose, in doppio ha vinto tutto. È una vera miniera di informazioni per Jasmine e sono contento che questa collaborazione stia dando così tanto a entrambe. Grazie al doppio è migliorata tatticamente, tecnicamente, nel gioco di volo.

La pensa così anche Tathiana Garbin, ct azzurra che si sfrega le mani in vista della Billie Jean King Cup, a novembre a Siviglia: “Io sono la più contenta di questo duo – sorride – perché in Nazionale sarà fondamentale, oltre che alle Olimpiadi. Sara e Jasmine si sono trovate, anche caratterialmente. Una contribuisce al sogno dell’altra e per me è una cosa bellissima”.

Sara è entrata a far parte della famiglia, ormai. Una sorta di factotum: un po’ amica, un po’ vice coach. In questi giorni hanno anche condiviso la casa, insieme al resto del team come una vera squadra. Essere in una finale Slam è speciale, è un momento che si ricorda per sempre – diceva Errani prima della finale di Parigi. Se posso essere di aiuto, anche solo l’un per cento, sarebbe straordinario. Spero possa viverlo nel miglior modo possibile. Si deve divertire e deve crederci – ha concluso l’ex n°5 del mondo, posizione che da lunedì occupera anche Jasmine Paolini.




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