“Imprò”, l’improvvisazione teatrale di scena al Broletto
Ci sono due squadre. Un presentatore, un musicista e un notaio che guidano gli sfidanti in improvvisazioni sempre diverse grazie ai suggerimenti del pubblico che deve anche votare il vincitore.
La gara di improvvisazione
Questo è "Imprò", la gara di improvvisazione teatrale che sabato al Broletto (ore 21, ingresso libero) garantirà una serata di puro divertimento. Lo svolgimento ha regole precise. Con l’espediente della sfida, gli improvvisatori giocano sul palco improvvisazioni in diverse categorie teatrali, cinematografiche ed anche musicali grazie all’apporto del musicista, anch’egli improvvisatore. In scena gli attori della associazione pavese "ImprovvisaMente", presieduta da Chiara Vitti: otto attori o meglio improvvisattori che cercheranno di aggiudicarsi la vittoria sfidandosi e improvvisando su temi suggeriti dal pubblico sotto l’occhio severo e attento di un notaio che assicurerà il regolare svolgimento della competizione.
Un musicista improvviserà le colonne sonore delle storie che nasceranno sul palco. Ma il vero protagonista sarà il pubblico, chiamato a dare agli improvvisatori spunti e suggestioni da cui prenderanno vita le storie.
E sempre il pubblico decreterà alla fine della gara la vittoria di una delle due squadre.
Il format
Imprò è uno dei format di Improteatro, l’associazione che riunisce numerose scuole di improvvisazione teatrale in Italia ed nato dall’idea di un gruppo di professionisti dell’associazione: è andato in scena per la prima volta a Roma l’8 novembre 2006.
Negli anni è stato rielaborato, fino a diventare quello che oggi viene portato in scena su tutti i palchi d’Italia dalle associazioni e dagli attori di improvvisazione teatrale del circuito Improteatro. La caratteristica della sfida, come di ogni spettacolo di improvvisazione teatrale, è l'assenza di un copione da seguire: quando si improvvisa sul palco, lo spettacolo nasce sul momento, dall’ascolto, dall’interazione tra i personaggi che si trovano in scena. L’ostacolo diventa possibilità, la paura diventa motore e gli altri, la rete di sicurezza degli attori.
Improvvisamente
Era il 2005 quando a Pavia nasceva ImprovvisaMente, associazione culturale che ha voluto portare in città una nuova idea di teatro e di esperienza umana ed artistica. «L’improvvisazione è una filosofia, non solo una forma di teatro – ricorda Chiara Vitti – insegna a valorizzare i compagni di scena, a stare in ascolto costante di se stessi, degli altri e di tutto ciò che accade intorno». La sede è in corso Cairoli 100, gli spettacoli vanno in scena al Caffé teatro un mercoledì al mese e al teatro Volta per la stagione teatrale (che si è chiusa con i saggi il mese scorso).
ùDaniela Scherrer