Il pordenonese Roberto Cescon è tra i cinque finalisti del Premio Strega Poesia
foto da Quotidiani locali
Il poeta pordenonese Roberto Cescon è nella cinquina finalista del Premio Strega Poesia 2024, concorso alla sua seconda edizione (nella prima, vinta da Vivian Lamarque, conquistò la finale un altro poeta del Friuli Venezia Giulia, il triestino Christian Sinicco).
Con il suo “Natura”, uscito un anno fa per l’editore Stampa 2009, Cescon punto di riferimento prezioso per il settore poesia di pordenonelegge e co-curatore del cartellone dei #Martedìpoesia di Fondazione Pordenonelegge, sfiderà gli altri quattro poeti scelti dalla giuria: con il libro “Discomparse” (Aragno) Gian Maria Annovi; con “Vivi al mondo” (Vallecchi) Daniela Attanasio; con “Paradiso” (Garzanti) Stefano Dal Bianco e con “Eredità ed estinzione” (Donzelli) Giovanna Frene.
«Sono sorpreso – ha dichiarato ieri Cescon – e felice che il mio libro sia piaciuto alla giuria, che ringrazio. I libri della cinquina mostrano che la poesia ha molte forme e molte strade, mi auguro che sempre più persone abbiano il coraggio di percorrerle per riconoscersi in qualcosa di inaspettato».
La finale dello Strega Poesia rappresenta per Cescon - che a Pordenone è nato, nel 1978, e in città vive e insegna - il coronamento di un’attività poetica sfociata in diverse pubblicazioni: Vicinolontano (Campanotto 2000), Il polittico della memoria. Aspetti macrotestuall sulla poesia di Franco Buffoni (Pieraldo 2005), Disabile chi? La vulnerabilità del corpo che tace (Mimesis 2020) e Di tutti e di nessuno. Una poetica della specie? (Industria & Letteratura 2022).
Suoi racconti sono inoltre inseriti nell’antologia Scontrini (Baldini e Castoldi 2004). Nel 2010 è uscito, per Samuele Editore, il volume di poesie La gravità della soglia, seguito dalle raccolte La direzione delle cose (Ladolfi 2014) e Distacco del vitreo (Amos Edizioni 2018).
”Natura”, con il quale è approdato alla fase finale dello Strega, è una raccolta a cura di Maurizio Cucchi, che tiene insieme molti aspetti. “Non è la prima natura, la wilderness, neppure nella sua attuale dimensione artificiale o agonistica; non è la seconda natura, quella addomesticata dall’uomo. È una dimensione che comprende umano e non umano alla luce del movimento e della relazione tra organismi e cose. Natura è anche la natura umana, che nel suo consistere fragile è capace di legare il fuori e il dentro, i vivi e i morti, il prima e il dopo, in un luogo insituabile che nella lingua appare quello più vero”.
Ora, per Cescon, così come per gli altri finalisti, si apre un “tour” di presentazione in diverse località italiane particolarmente attive sul territorio nella promozione della lettura.
Queste le tappe: il 12 luglio Civitavecchia, alla Cittadella della musica; il 2 e 3 agosto a Festambiente Sud, Foresta Umbra, il 17 settembre a Firenze al Gabinetto Vieusseux e il 21 e 22 a Pordenonelegge.
Anche quest’anno, in occasione del festival pordenonese, in programma dal 18 al 22 settembre, il Premio Strega Poesia sarà infatti parte del cartellone, con gli incontri che vedranno protagonisti i finalisti, nel rush finale verso la proclamazione del vincitore. Il premio sarà poi assegnato il 9 ottobre, a Roma, al Tempio di Venere e Roma, all’interno del Parco archeologico del Colosseo.
I finalisti dello Strega Poesia sono stati selezionati da Maria Grazia Calandrone, Andrea Cortellessa, Mario Desiati, Elisa Donzelli, Roberto Galaverni, Vivian Lamarque, Valerio Magrelli, Melania G. Mazzucco, Stefano Petrocchi, Laura Pugno, Antonio Riccardi e Gian Maria Villalta. Sarà un’ampia giuria composta da personalità della cultura a scegliere infine l’opera vincitrice.