Milizie xenofobe, la Slovenia vieta l’uso di simboli fascisti e nazisti
BELGRADO Off-limits ogni tipo di glorificazione del fascismo o ancora peggio del nazismo, con multe pesanti per chi sgarra. Accadrà nella vicina Slovenia, ancora scossa dalla recente comparsa di una sorta di “milizia” anti-migranti, con chiari connotati di ultradestra estremista.
La milizia, battezzata “Slovenska obrambna straža” (Sos), e gruppi similari avranno presto vita molto dura. Ed era inevitabile, perché «al momento, secondo la legge slovena, chiunque può persino erigere una statua ad Adolf Hitler senza subire conseguenze», aveva ammonito il mese scorso il deputato del Movimento Libertà (Gs) del premier Golob, Martin Premk.
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Il quadro muterà presto, dopo che la maggioranza di governo a Lubiana ha messo sul tavolo questa settimana significativi emendamenti alla cosiddetta Legge sulla protezione dell’ordine pubblico, in vista appunto di una introduzione del divieto di glorificare fascismo e nazismo, con multe per chi sgarra che si aggireranno tra i mille e i 2.500 euro. Le norme sono state elaborate anche con l’assistenza dei ministeri di Interni e Giustizia. Multe che saranno comminate anche a chi esibirà vessilli o striscioni con richiami ai totalitarismi di destra, o canterà canzoni e scandirà slogan filofascisti, ma anche a chi incoraggi manifestazioni pubbliche di queste ideologie. Secondo le future norme, l’esposizione di simboli fascisti e nazisti sarà permessa solo nei musei o in mostre con fini educativi o artistici, come film e pièce teatrali.
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È stato lo stesso Premk, dopo che i tre partiti della coalizione di governo giovedì hanno annunciato la stretta, a illustrare l’obiettivo della nuova normativa, spiegando che il fine ultimo delle nuove regole è garantire «una società più sicura e tollerante, che custodisca i valori della democrazia e condanni ideologie criminali come nazismo e fascismo». Sulla stessa linea anche Damijan Zrim (Socialdemocratici, Sd), che ha sottolineato come «in Slovenia e in tutta Europa certi politici simpatizzino e promuovano questo tipo di odio». E «studi recenti hanno dimostrato che i giovani sono attratti da queste ideologie e qui dobbiamo tracciare una linea» netta, ha ammonito, aggiungendo che gli emendamenti presentati dovrebbero essere approvati con urgenza.
Concorde con questa lettura si è detta pure Natasa Sukic (Levica), che ha ammonito che «dobbiamo essere consci che il fascismo sta pericolosamente crescendo impetuoso in Europa e diventa più e più arrogante» nelle sue manifestazioni. Per questo «non dobbiamo diventare una società che vive all’ombra delle svastiche o delle teste da morto» delle Ss ostentate in piazza a Lubiana dai giovani del Sos. Sono infatti «simboli del superomismo tedesco, che voleva letteralmente cancellare le razze cosiddette inferiori» e interi gruppi come «ebrei, rom, slavi, omosessuali, malati mentali».
E forse le multe, come quelle evocate a Lubiana, potrebbero non bastare. Da qui l’auspicio di Levica (Sinistra) affinché la glorificazione di nazismo e fascismo diventi un reato a tutti gli effetti, una posizione condivisa anche da altri deputati di maggioranza, ma ancora in cantiere.
In pratica, si dovrebbe modificare l’articolo 297 del codice penale, in modo da trattare come reati gli atti più gravi di promozione e glorificazione dell’ideologia nazista e fascista. Il tema è tuttavia delicato dal punto di vista giuridico e richiede «maggiore precisione e chiarezza», aveva ammesso a metà giugno il ministro degli Interni sloveno, Bostjan Poklukar, che aveva anticipato che, in ogni caso, il dicastero della Giustizia ci stava lavorando.
Critica, invece, l’opposizione di centrodestra. A parlare a nome della minoranza è stato Jernej Vrtovec, di Nuova Slovenia (NSi), che ha definito una «mossa ideologica» il divieto di apologia del nazifascismo, pensata dal governo per distogliere l’attenzione da temi più importanti, come le riforme dei sistemi sanitario e fiscale. E in ogni caso, ha aggiunto, se divieto deve essere si aggiunga anche il comunismo. Che, a suo dire, dovrebbe essere equiparato a nazismo e fascismo.