Paralimpiadi senza la triestina Giorgia Marchi
TRIESTE Ha centrato per otto volte il tempo minimo richiesto per la partecipazione, nel corso di questa stagione ha stabilito 26 primati italiani, è il simbolo di 11mila atleti con disabilità intellettivo relazionali che adesso rischiano di non essere rappresentanti in quella che - amaro paradosso - è la manifestazione che più di tutte significa l’esaltazione dell’apertura e dello sport inclusivo.
Eppure le Paralimpiadi di Parigi per la nuotatrice triestina Giorgia Marchi, che già era stata a Tokyo, saranno solo un bel sogno inseguito per quattro anni e ora frantumatosi. La colpa? Regolamenti, gabole burocratiche, equivoci, poca sensibilità. Ma, in fondo, ormai conta poco.
Qualche giorno fa è stata comunicata dalla Finp (Federazione italiana sport paralimpico) la lista degli azzurri del nuoto paralimpico per Parigi 2024. Ventotto nomi, ma non c’è nessuno della categoria degli intellettivo-relazionali di cui Giorgia è una degna rappresentante, lei che era stata portacolori azzurra un anno fa ai Global Games, la massima manifestazione riservata proprio agli intellettivo relazionali.
Non solo. Pare che non ci sarà nessun atleta con disabilità intellettivo relazionali tra i convocati dell’intera spedizione italiana per Parigi.
A Tokyo erano stati in tre: due per il nuoto tra cui Giorgia e uno per l’atletica leggera. Sono tre le discipline paralimpiche cui atleti con questo tipo di deficit possono essere ammessi: nuoto, tennistavolo e atletica.
I tesserati in Italia sono 11072 - dato al 31 dicembre 2023 come riportato dal sito federale - e 430 le società sportive. Un movimento importante che però a Parigi rischia di essere una volta di più “invisibile”, persino nel contesto sportivo più inclusivo che ci sia. La giunta del Cip (Comitato paralimpico) si riunirà a fine mese e blinderà la spedizione azzurra per Parigi. Sarebbe bello sperare in un miracolo o, più prosaicamente, un ripensamento.
La combattiva madre della 23enne Giorgia, Federica Verin fornisce qualche elemento per fare chiarezza: «Le liste per le Paralimpiadi tengono conto dei piazzamenti ai Mondiali, dove Giorgia non era stata convocata, e del ranking mondiale al 31 gennaio scorso che la vedeva 14°. In questa stagione per otto volte ha centrato il minimo richiesto nei 100 rana, la gara preferita, due agli ultimi campionati Fisdir (Federazione sport disabilità intellettivo relazionali) di Terni dove ha distanziato le altre di 22 secondi. La disabilità intellettiva relazionale è la più diffusa al mondo, nel nuoto c’è la massima partecipazione di atleti di tutte le categorie di disabilità soprattutto fisica che hanno a disposizione ben 10 categorie dove gareggiare con relativo ranking (10 fisici, tre visivi), Giorgia ne ha una sola per una moltitudine di persone».
Continua: «L’unica categoria contiene le disabilità intellettive relazionali e anche i disturbi specifici di apprendimento o problemi a carattere sociale/iperattività e non tiene conto dell’incidenza del diverso quoziente intellettivo. Un fattore determinante per poter gareggiare a parità di strumenti. Significa che un atleta con 50 di QI può trovarsi a gareggiare ad esempio con nuotatori come un Michael Phelps che con un disturbo lieve iniziò proprio nel circuito paralimpico. Un disturbo diagnosticato da bambino a uno sportivo che poi proprio nel nuoto qualcosa ha vinto a livello olimpico, da normodotato. Un certo Michael Phelps. Ventidue ori ai Giochi».
Nello sport paralimpico ci sono diverse categorie e anche più federazioni. Visto dall’esterno può sembrare uno scenario caotico ma si tratta in realtà di misurare per tutelare la specificità delle disabilità e delle discipline. Giorgia ad esempio risulta tesserata per la Fin (Federazione nuoto) con la Tergeste Nuoto Altura dove nuota ogni giorno sei volte alla settimana e fa la preparazione atletica, per la Fisdir (Intellettivo relazionali) è tesserata con il Verona Swimming Team mentre per la Finp (Federazione nuoto paralimpico) è in doppio tesseramento Gruppo sportivo Fiamme Oro-Verona Swimming Team. Per non perdere il vizio, comunque, agli Italiani Giorgia ha stabilito sei record dominando 50 farfalla e 200 rana.