Raid di Israele sugli sfollati palestinesi a Khan Younis: almeno 71 morti. Colpita la “safe zone” per uccidere il capo dell’ala militare di Hamas
Le bombe di Israele sugli sfollati palestinesi. Questa mattina l’esercito di Tel Aviv ha compito una serie di raid aerei nella regione di al-Mawasi, a ovest di Khan Younis: il ministero della Sanità di Gaza riferisce di almeno 71 morti. L’agenzia di stampa palestinese Wafa parla anche di un centinaio di feriti, con decine di persone ancora intrappolate sotto le macerie degli edifici colpiti. Al-Mawasi ospita migliaia di sfollati palestinesi, fuggiti dopo l’avvio dell’operazione israeliana nella Striscia di Gaza: l’area era stata designata dalla stesso esercito israeliano come ‘zona umanitaria sicura’.
Sarebbe stato Mohammed Deif, il capo dell’ala militare di Hamas, l’obiettivo dei raid israeliani condotti sull’area di al-Mawasi: lo scrive il giornale israeliano Yisrael Hayom, senza fornire ulteriori dettagli, mentre la radio dell’Esercito israeliano parla di un obiettivo “molto significativo“. Secondo quanto riportato da altri media in lingua ebraica, insieme a Deif c’era anche Rafàa Salameh, comandante della brigata Khan Younis di Hamas. L’intelligence israeliana ritiene che Mohammed Deif sia rimasto gravemente ferito nei raid, come riferisce Ynet. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant è riunito con i vertici delle Forze di difesa e dello Shin Bet, il servizio segreto interno, “alla luce degli ultimi sviluppi nella Striscia di Gaza”.
Al-Mawasi “area sicura”
Le forze israeliane avevano dichiarato al-Mawasi “area sicura” dopo aver ordinato agli sfollati di Rafah di trasferirsi a Khan Younis, in seguito all’inizio dell’operazione nella città al confine con l’Egitto, il 7 maggio scorso. La “safe zone” dovrebbe essere un luogo nel quale i civili possono trovare rifugio senza correre pericoli. Invece questa mattina sopra le loro teste sono piovute le bombe di Tel Aviv.
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