Pride di Belluno, duemila in corteo con Luxuria per i diritti
Oggi, sabato 13 luglio, seconda edizione del Pride a Belluno. La partenza alle 14.30 dalla stazione dei treni, poi il corteo alle 15.30, fino in piazza Duomo e in piazza dei Martiri. Un evento che ha visto duemila persone sfilare in centro, madrina Vladimir Luxuria. Luxuria che, con due drag queen, ha guidato il corteo del secondo Belluno Pride, la festa colorata del mondo Lgbtqia+, un corteo lungo e affollato. Niente bandiere politiche, solo quelle del movimento e dei sindacati. «Dobbiamo combattere con le unghie e con i denti per mantenere i diritti» dice Denise Casanova, segretario provinciale Cgil «e siamo qui per ribadirlo».
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Vladimir Luxuria, rispondendo alle domande dei giornalisti ha ricordato il primo gay Pride di 30 anni fa e ha duramente criticato le politiche dall'attuale governo. Ma ha anche apprezzato apertamente l’accoglienza ricevuta a Belluno, condividendo l’emozione degli organizzatori locali. «A Belluno si può manifestare serenamente e con orgoglio», ha detto Luxuria.
Il Pride è stato un evento aperto a tutti, con tanti colori lungo le strade di Belluno, compreso un gruppo di volontarie e volontari in campo per supportare le persone con disabilità o neurodivergenza durante il corteo. Prevista una Zona Bianca, uno spazio delimitato e ben segnalato, posizionato alla fine del corteo per garantire uno spazio sicuro con maggiori spazi interpersonali e un minore carico sensoriale, fino ad arrivare alla traduzione in LIS degli interventi sul palco.
Anche quest'anno si è vista la partecipazione attiva di svariate associazioni e gruppi come le Famiglie Arcobaleno, Agedo, Dafne, Rete Studenti Medi, Non Una di Meno, Giù le mani dalla salute bellunese, Mediterranea Rescue Humans e Adl Cobas, gli organizzatori hanno molto apprezzato anche la presenza, per la prima volta in una manifestazione del genere, dell'Ordine delle psicologhe e degli psicologi del Veneto, una posizione pubblico rispetto alle istanze LGBTIQ+ rappresentate nel Pride.
«Siamo felici di avere come madrina Vladimir Luxuria, che ha portato l'esperienza del Pride in Italia e che è una attivista della comunity Queer da molti anni, che con noi ha già partecipato ad un incontro con l'ANPI sull'antifascismo», dicono gli organizzatori dell’evento.