La nuova Udinese si presenta con cinque gol
Cinque, come i gol segnati dall’Udinese al Bilje nella prima uscita stagionale. Cinque, come le occasioni sprecate dai bianconeri nel primo tempo (l’ha sottolineato anche mister Runjaic alla fine).
Ma più che i numeri , per il battesimo dei bianconeri, l’interesse era concentrato sulla nuova filosofia di gioco chiesta da Gino Pozzo.
Ebbene, detto che l’avversario era di caratura decisamente inferiore (la serie B slovena può essere paragonata a una nostra bassa Lega Pro), i primi indizi raccontano di un’Udinese che gioca davvero a tre in difesa con i due esterni alti e che cerca il fraseggio nella metà campo avversaria.
La volontà è quella, adesso bisognerà attendere test più probanti, magari già quello di mercoledì a Codroipo con l’Istra squadra della serie A croata.
Intanto la posizione dei due uomini di fascia (Ebosele e Kamara) fa sì che arrivino più cross in area per la gioia di Lucca che di testa mette la palla due volte a lato.
I due trequartisti sono Thauvin (centro destra) e Brenner (centro sinistra). Il francese, numero 10 sulle spalle e fascia di capitano al braccio, si muove molto e si inventa un paio di serpentine che strappano l’applauso del pubblico; meno frizzante il brasiliano che però regala la giocata più bella della gara con l’assist del 2-0.
Il risultato si sblocca al 20’ grazie a un colpo di testa di Kabasele su cross di Ferreira dopo che i bianconeri avevano fallito la mira in almeno altre quatto circostanze con nell’ordine Thauvin, Brenner, Lucca ed Ebosele.
Colpa delle gambe pesanti? Speriamo, però davanti alla porta avversaria serve maggiore cattiveria anche in amichevole. Dà la sensazione di trovarsi bene nella mediana a due Payero, meno efficace Zarraga. Lovric ha caratteristiche simili a quelle dell’argentino, servirà prendere un centrocampista di qualità in mezzo al campo se si vuole giocare con questo assetto. Ingiudicabile la difesa, per le assenze, ma anche per il valore dell’avversario.
Nel secondo tempo, com’era prevedibile, Runjaic li cambia tutti dando spazio a parecchi giovani che si muovono assieme a Padelli, Ehizibue e Zemura. Quelli che dimostrano maggiore disinvoltura sono il difensore Palma e il centrocampista Pejicic che contro i suoi connazionali ci tiene a far bella figura.
L’Udinese arricchisce il tabellino con altre tre reti: la prima con un destro da dentro l’area di rigore dell’attaccante Bonin, la seconda con un autogol di Kladar che devia nella propria porta un cross di Ehizibue nel tentativo di anticipare il neo entrato Barbero, la terza con rigore procurato da Zemura e trasformato da Guessand.
Poi tutti sotto la doccia a sbollire i 30 gradi e sognando un 30º campionato consecutivo in serie A diverso da quello appena passato.
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