Oltrepo, rivoluzione anche in panchina: Barbieri dice addio, Parolini nuovo mister
BRONI. Addio a Barbieri, c’è Parolini. Rivoluzione (anche) tecnica per l’Oltrepo in vista della serie D. Lo staff che ha portato i biancorossi alla vittoria del campionato di Eccellenza e al salto nella categoria superiore è stato in pratica azzerato. Il nuovo allenatore sarà Maurizio Parolini, nuovi anche i suoi collaboratori. Parolini era già stato scelto, qualche settimana fa, per guidare la squadra Juniores nazionale dell’Oltrepo e aveva già cominciato, in stretto rapporto con il direttore sportivo Nicola Raso, ad allestire la nuova rosa della formazione giovanile, organizzando raduni e amichevoli, coinvolgendo diversi ragazzi classe 2007 provenienti soprattutto dal milanese. Poi la proposta di allenare la prima squadra.
Il nuovo mister
«Sin dal primo incontro si è creata una gran sintonia con il direttore Raso, il presidente Catenacci, il direttore tecnico Catenacci (figlio del patron). Per non perdere tempo, avevamo già avviato tanti contatti per allestire la rosa della Juniores nazionale, attraverso raduni e amichevoli – spiega Parolini –. Poi è arrivata la proposta in corsa di allenare la prima squadra, per scelte societarie diverse rispetto alle precedenti. Ho accettato di buon grado. La serie D l’ho fatta e l’ho vinta anni fa a Como, dove ho conquistato anche un campionato nazionale con la Berretti sempre dei lariani. Ho girato parecchio, tra Piemonte e Lombardia, allenando in Eccellenza, e tante giovanili. Amo infatti lavorare con i giovani».
Preparazione a Pontecurone: «Sì, dal 1° agosto, come aveva già stabilito la società – risponde il nuovo mister –. Doppie sedute sino al 14, con tre amichevoli il 4 in famiglia, poi l’11 e il 14. Ci riposeremo due giorni, il 15 e il 16 agosto e poi riprenderemo sempre a Pontecurone per preparare al meglio l’esordio in Coppa Italia di domenica 25 agosto». La settimana tipo? «Sarà da martedì al sabato, con cinque sedute, di cui quattro pomeridiane dalle 14,30 e la rifinitura del sabato mattina alle 10,30- Dobbiamo essere allenati e ben preparati per la serie D». La rosa? «La stiamo costruendo. Il direttore Raso ha già lavorato parecchio e ora raccoglieremo i frutti incontrando i giocatori, sia quelli che c’erano già e sono rimasti siae quelli nuovi. Il mio Oltrepo sarà una squadra giovane ma con i necessari punti chiave più esperti». Il modulo? «Contano i giocatori, ma ne avremo più di uno. Io prediligo molto il 4-3-3, ma anche il 5-3-2 mi piace».
Il patron
La scelta di puntare su Parolini e non confermare lo staff che aveva portato l’Oltrepo alla vittoria del campionato, la spiega il presidente Fabrizio Catenacci: «A fine campionato ragionando “di pancia” avremmo dovuto confermare in blocco staff tecnico e squadra. Poi a mente fredda si ragiona, si valuta tutto e si stabilisce che tra la D e l’Eccellenza c’è l’abisso. Non finirò mai di ringraziare tutti i protagonisti della cavalcata, ma la ragione ci ha spinto a puntare su un tecnico che la categoria l’ha fatta da giocatore e vinta da allenatore, e su uno staff di sua fiducia e che ha una conoscenza importante del mondo giovanile che conta, come quello di Milano e dintorni, dove attingeremo sia per la prima squadra che per la juniores che lui aveva già allestito con il ds Raso».