Buco milionario con le criptovalute, la Consob punisce Nft: per i broker Rizzato e Giullini 210 mila euro di multe
PORDENONE. La giustizia non ha ancora presentato il conto, la Consob invece sì: Mauro Rizzato ed Emanuele Giullini, due terzi del triumvirato (l’altro vertice è il trevigiano Christian Visentin) della New Financial Technology e del suo buco milionario, sono stati sanzionati rispettivamente con 90 mila e 120 mila euro dalla Commissione nazionale per le società e la Borsa.
Motivo: si sono improvvisati piazzisti di un prodotto finanziario, ovvero l’investimento in criptovalute che prometteva rendimenti del dieci per cento mensili, «senza aver effettuato la preventiva comunicazione alla Consob, né trasmesso il prospetto informativo destinato alla pubblicazione».
La società trevigiana avrebbe truffato migliaia di risparmiatori nel Nord Italia (diversi anche nel Pordenonese) con investimenti in criptovalute, mai restituiti.
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La raccolta illecita
È la delibera numero 23079 della Consob a riportare questa “Applicazione di sanzioni amministrative nei confronti dei sigg. Emanuele Giullini e Mauro Rizzato per violazione dell’art. 94-bis del d.lgs. n. 58/1998”.
Tutto parte dalle risultanze dell’attività di vigilanza svolta dalla Divisione tutela del consumatore, ufficio vigilanza sui fenomeni abusivi, da cui è emerso «lo svolgimento tramite una rete di procacciatori/agenti, e utilizzando alcuni siti come veicolo promozionale, di un’attività di offerta in sottoscrizione al pubblico residente in Italia di contratti di investimento dal ritorno economico prefissato, parametrato al capitale versato dall’investitore e ottenuto mediante presunti algoritmi che avrebbero effettuato in automatico operazioni di arbitraggio su criptovalute scambiate su diverse piattaforme, qualificabili come prodotti finanziari».
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Il tutto, «in assenza di un prospetto informativo approvato dalla Consob». Promozione e raccolta finanziaria abusive, insomma, messe in atto secondo la Consob stessa nel «periodo intercorrente tra agosto 2020 e giugno 2022».
La sanzione
L’utilizzo di un mezzo di comunicazione pervasivo come il web, secondo la Consob stessa, «idoneo a raggiungere un numero potenzialmente molto elevato di soggetti e quindi a esporre gli interessi patrimoniali degli investitori a un nocumento rilevante, connota di particolare gravità la condotta degli incolpati».
Da qui la stangata: 120 mila euro di sanzione amministrativa per Emanuele Giullini, nato il 5 luglio 1979 a Cava De’ Tirreni (Salerno), e 90 mila euro a carico ci Mauro Rizzato, nato il 22 gennaio 1967 a Campo San Martino (Padova).
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I due soci Nft hanno avuto diritto a difendersi dalle contestazioni mosse: Giullini vi ha rinunciato, mentre «il Sig. Mauro Rizzato risulta avere tenuto un atteggiamento solo parzialmente collaborativo nel procedimento sanzionatorio, in quanto si è limitato a prospettare asseriti elementi a discarico, senza fornirne riscontro alcuno», sottolinea la Consob nella sanzione che porta in calce la firma del presidente della Commissione, Paolo Savona.
L’indagine
La giustizia non ha ancora presentato il conto, si è detto all’inizio, ma le indagini procedono e ormai si vede la fine. La Procura di Treviso, infatti, dovrebbe chiudere a breve il gigantesco e complesso lavoro di raccolta a carico di oltre cento indagati: oltre ai tre soci ci sono tutti i promotori finanziari, veri o presunti tali, che hanno proposto l’investimento Nft a migliaia di persone, partendo dalla provincia di Treviso ma poi allargando il raggio a tutta l’Italia.
La New Financial Technology proponeva di remunerare con il dieci per cento mensile gli investimenti – quota minima diecimila euro – che venivano convogliati in un presunto meccanismo automatico di arbitraggio, ovvero compravendita con margine di guadagno, sulle criptovalute.
Ci sono cascati in migliaia, mettendo sul piatto – si stima – qualcosa come 300 milioni di euro. Schema Ponzi, truffa e riciclaggio, secondo la Procura. Di sicuro, intanto, attività di raccolta finanziaria illecita e non autorizzata, per la Consob, che a Giullini e Rizzato a presentato un bollettino complessivo da 210 mila euro.