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Июль
2024

Ivrea, per il Movicentro un’altra proroga alla cooperativa Zac fino al 30 novembre

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IVREA. Il Comune sta lavorando alla definizione del bando per l’assegnazione dei locali dell’immobile denominato Movicentro tramite procedura ad evidenza pubblica, rivalutando le condizioni di assegnazione, le attività richieste ed eventuali oneri e interventi di miglioramento. I tempi, però, sono lunghi perché gli uffici sono oberati da altre scadenze tra bandi per l’assegnazione dei campi da tennis di via Cascinette, la gestione del teatro Giacosa e le opere finanziate con i fondi Pnrr.

La volontà della giunta del sindaco Chiantore è però quella di dare continuità alle attività attualmente in essere al Movicentro da parte della cooperativa Zac, attività che tra l’altro consentono di offrire alla cittadinanza il servizio di apertura e chiusura del Movicentro, al fine di accedere ai servizi di biglietteria Gtt e Trenitalia. Inoltre, la cooperativa Zac viene vista come presidio dell’area, anche in termini di sicurezza.

Sono queste le ragioni per cui la giunta ha deliberato di concedere un’altra proroga, fino al 30 novembre di quest’anno, alla cooperativa Zac il cui contratto è ormai scaduto quattro anni fa. Matteo Chiantore, sindaco di Ivrea, lo dice chiaramente. «Abbiamo la necessità in questo momento di provvedere ad altri bandi - spiega -. Gli uffici sono oberati di lavoro e in questi giorni stanno trasmettendo l’intera documentazione alla centrale unica di committenza di Biella per la gestione triennale del teatro Giacosa, mentre è in corso quello sugli impianti sportivi. C’è poi un bando da pubblicare entro luglio per i campi da tennis di via Cascinette. Scadenza, quest’ultima, che non può essere rinviata per non compromettere la tenuta dei campi da gioco che se non vengono utilizzati finiscono in malora. La zona del Movicentro, anche se rimandiamo il bando di qualche mese, resta comunque presidiata dalla cooperativa Zac. È un discorso di priorità».

Con la nuova assegnazione, però, l’atrio del Movicentro (è questa è la novità più importante) dovrà essere aperto all’utilizzo anche da parte delle altre associazioni e il Comune avrà un numero di giornate a sua disposizione che potrà assegnare (così come oggi avviene per il teatro Giacosa). Inoltre, l’utilizzo dell’atrio non dovrà essere sottoposto ogni volta ad una Scia. Di fatto quel luogo viene oggi percepito dalla cittadinanza come luogo di incontro e di spettacolo.

La questione Movicentro era esplosa nel 2020 quando l’ex maggioranza di centro destra aveva esplicitato la sua volontà di non rinnovare per altri sei anni il comodato d’uso gratuito alla cooperativa in scadenza nel luglio di quell’anno. Si ipotizzava un contratto ponte di sei mesi in attesa di un bando pubblico. Poi la giunta Sertoli aveva messo nero su bianco la revoca del contratto dopo aver scoperto che il Comune non era proprietario di quei locali e non aveva nessun titolo per concederlo in comodato d’uso. Nei faldoni mancava il diritto di superficie, previsto dall’accordo di programma del 2020, ma mai perfezionato.

Da lì si era aperta una lunga trattativa con Rfi fino all’ottenimento, nel dicembre 2022, del diritto di superficie. Quei locali saranno del Comune fino al 31 agosto del 2040.




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