La doppia vita dell’ex pizzeria Da Pierino, presto chiesa evangelica: «Sono passati tutti da qui, da Craxi a Pino Daniele»
È stata persino set cinematografico, la pizzeria “Da Pierino” di via Baldasseria Bassa. «Qui in Friuli è stato girato nel 1984 il film “Riflessi di luce”. Ho ospitato tutti per un mese: attori, tecnici, troupe. Tutti qui a mangiare. E alla fine... purtroppo si sono “dimenticati” di pagare il conto», ricordava in un’intervista al Messaggero Veneto Pietro Di Martino, il “Pierino” dell’insegna che per quarant’anni tondi, dal 1981 al 2021 ha campeggiato sul muro del capannone con i caratteristici serramenti rossi.
Un anfitrione che si muoveva sornione tra i tavoli, pronto ad ascoltare i clienti e a suggerire le leccornie preparate senza sosta nei due forni che bruciavano fino alle ore piccole, sollievo dei tiratardi e di chi sapeva che da quelle parti una pizza dopo la partita o il concerto non mancava.
Ammainata la bandiera della ristorazione campana, che continua a sventolare orgogliosa “In Chiavris”, il fabbricato in Baldasseria è destinato a diventare luogo di culto, con l’avvento della comunità cristiano-evangelica del Gospel center.
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«Meglio così, è un bene che quegli spazi non restino vuoti», commenta Maurizio Di Martino, figlio di Pierino e titolare della pizzeria che prende il nome del quartiere che la ospita, tra via Gorizia e via Monte Grappa.
Maurizio, assieme ai cugini Gianpiero e Martina, tra i tavoli del gigantesco locale progettato dall’architetto Di Giovanni di Napoli ci è cresciuto. E nei giorni scorsi ha fatto capolino nel cantiere della costruenda chiesa evangelica, per vedere come sta mutando quel luogo a lui così familiare. «Ho conosciuto i componenti della comunità e mi sembrano persone in gamba, serie», aggiunge Di Martino junior, che riavvolgendo il nastro dei ricordi elenca le tante personalità che in quarant’anni hanno varcato l’uscio del locale per mettere sotto i denti una pizza fragrante o un piatto di pasta cucinato come tradizione vuole.
«Zico, indimenticabile. Ma anche Causio, il Pampa Sosa, Spalletti. E poi Pippo Franco, Vincenzo Salemme, Pamela Prati», che con Jessica Moore e Loredana Romito faceva parte del cast della pellicola rammentata da Pierino, che fece pure un cameo in quel film, interpretando un cameriere.
Ma “Pierino” era anche un punto d’approdo irrinunciabile quando c’erano da tratteggiare strategie politiche, chiamare a raccolta la base del partito, discutere di alleanze: passarono dalla pizzeria «Craxi, Renzulli, Goria, Michelazzi», ricordava Di Martino. E gli artisti? Da Paolo Poli a Roberto Benigni, passando per Fausto Leali, Iva Zanicchi e Pino Daniele, che improvvisò perfino un concerto.
La storia della famiglia Di Martino
E pensare che quello di via Baldasseria Bassa non è che un capitolo della storia dei Di Martino in Friuli. Una storia che comincia a Palmanova, dove Pierino assieme ai fratelli Amedeo e Giovanni arriva per dare una mano allo zio Toni, impegnato con il ristorante Al Gambero.
Lì Pierino imparò a fare pizze, lavorando nello stesso tempo anche a Udine nella latteria Tortelli di via Birago.
I fratelli rilevarono nel gennaio 1970 in via Aquileia la pizzeria “Alla Vesuviana”, aperta da Gino Sorrentino, il primo a proporre la pizza a Udine nel gennaio del 1952, sfornandola nella birreria Moretti di piazzale XXVI Luglio. Dalla Vesuviana, che Pierino aveva ribattezzato Da Toni in omaggio allo zio, la famiglia di Tramonti passò presto alla pizzeria Grill stazione, in viale Europa Unita, e quindi nel 1972 in piazzale Cella, prima dello sbarco in via Baldasseria Bassa.
Un’icona, Pietro Di Martino: il 6 novembre 2020 il sindaco Pietro Fontanini lo aveva insignito del sigillo della città. Il giorno dopo Pierino morirà, uscendo di scena da protagonista.