Camionista turco accoltellato dal collega allo Scalo legnami di Trieste: ecco cos’è successo
TRIESTE. Prima le urla, poi gli spintoni e quindi i calci e i pugni. Fintanto che a un certo punto non è spuntato un coltello. Si deve alla fortuna, o forse ad altro chissà, se non è finita in tragedia la rissa scoppiata all’improvviso ieri notte in Scalo legnami: due camionisti turchi si sono affrontati innescando il caos.
Il bilancio è di un ferito, comunque non grave: il turco che ha avuto la peggio subendo un fendente all’altezza del costato. Qualche centimetro più su o più giù, o forse solo qualche millimetro, e saremmo qui a raccontare un’altra storia. La ferita è stata ritenuta abbastanza superficiale, anche se la persona perdeva molto sangue. La coltellata gli ha però anche fratturato una costola: segno che chi gliela ha sferrata lo ha fatto con forza.
La vittima è un trentottenne. In un primo momento la sua identità non era nota, perché quando i sanitari del 118 e le forze dell’ordine sono arrivati sul posto l’uomo non aveva documenti con sé. Non parlava né italiano né inglese. Era confuso e sotto choc, come si può immaginare. In quegli istanti i soccorritori sono riusciti a capire che si chiamava “Huseyin” e che era un camionista. Il trentottenne turco, non riuscendo a esprimersi, non ha potuto riferire nemmeno cosa gli era successo e chi lo aveva aggredito. C’è voluto del tempo per ricostruire la vicenda.
L’uomo è stato soccorso dall’automedica e dall’ambulanza del 118 che lo hanno trasportato con il codice giallo all’ospedale di Cattinara per le medicazioni del caso.
Secondo quanto si apprende il parapiglia è scaturito attorno all’una, precisamente in via degli Alti Forni, quindi in una zona di pertinenza portuale. Attorno cerano solamente altri camionisti posteggiati con i loro tir. Alcuni hanno assistito alla scena e sono stati sentiti dalle forze dell’ordine.
Non è noto il motivo dell’alterco; come spesso succede in queste situazioni non si esclude l’alcol possa aver contribuito a surriscaldare gli animi. Andrà appurato.
Ciò che è sicura è la violenza con la quale i due si sono picchiati. Oltre all’ambulanza e all’automedica del 118, sono stati allertati i Carabinieri, la Guardia di finanza che pattuglia il porto, la Guardia costiera e la sorveglianza che presta servizio all’interno dello scalo. Sono però le fiamme gialle, ora, a occuparsi dell’indagine. Sarà inviata un’informativa alla Procura. Da quanto risulta l’aggressore è stato individuato.
Per quanto la ferita all’addome subita dal trentottenne turco sia stata giudicata superficiale dai sanitari del 118, come detto il fendente ha comportato comunque una frattura alla costola. E il taglio ha richiesto anche un intervento in sala operatoria per suturarlo. L’uomo rimane in ospedale sotto osservazione.