Ranking ATP: Berrettini torna in top 50, nove italiani tra i primi 75 del mondo

Prosegue l'ottimo momento di Matteo Berrettini, che dopo quasi un anno rientra tra i primi 50 insieme a Sinner, Musetti, Darderi, Arnaldi e Cobolli

Il weekend appena concluso ha riportato Matteo Berrettini indietro nel tempo. “Sembra ieri che vincevo qui il primo titolo, ma sono già passati sei anni!“ – ha detto il tennista romano dopo la sua vittoria a Gstaad, la seconda della carriera dopo quella del 2018.

Un successo che conferma l’attuale stato di forma strepitoso di Berrettini, risalito al n°50 del mondo, e che rende ancor più amaro quel secondo turno a Wimbledon contro Jannik Sinner. Torneremo su Matteo, ma intanto Jannik inizia questo lunedì la sua settima settimana da n°1 del mondo, staccando Yevgeny Kafelnikov, Thomas Muster e Marcelo Rios a quota sei: la prossima settimana aggancerà John Newcombe e Juan Carlos Ferrero a quota 8.

Il coach di Carlos Alcaraz, il cui ranking non cambia così come quello di quasi tutti gli altri top10, sarà presto scavalcato da Sinner. Le prime sette posizioni restano invariate, anche perché l’unico ad aver giocato questa settimana è stato Alexander Zverev. Prosegue invece il momento negativo di Andrey Rublev, che perde un’altra posizione e scivola al n°9, superato anche da Casper Ruud al n°8: il russo non vince una partita dal secondo turno del Roland Garros.

Si scambiano di posto anche Rune e Musetti, ora n°16 e n°17, e Baez e Auger-Aliassime, rispettivamente n°18 e n°19. Dirompente ingresso in top20 per Arthur Fils, protagonista assoluto della settimana ad Amburgo, un torneo che neanche doveva giocare e che invece gli è valso best ranking e titolo più importante della carriera. Di seguito la top20 aggiornata.

Fils, Giron e Borges: titolo e best ranking per tutti

La bella storia di Arthur Fils vale al francese un notevole +8 in classifica e la rivincita su Zverev, che proprio ad Amburgo lo aveva sconfitto lo scorso anno, lo porta per la prima volta in carriera in top20. Il giovane transalpino, tuttavia, non è l’unico ad aver messo in fila l’accoppiata torneo vinto + best ranking.

Come lui, infatti, anche Nuno Borges e Marcos Giron, entrambi alla primissima affermazione della carriera tra Bastad e Newport. Il portoghese diventa il secondo giocatore del suo paese a vincere un titolo ATP dopo i quattro di Joao Sousa e sale al n°42, mentre lo statunitense si porta fino al n°38.

Salgono ancora anche Zhizhen Zhang e Luciano Darderi, distanti appena venti punti l’uno dall’altro e rispettivamente nuovi n°31 e n°33 del mondo: è best ranking per entrambi.

Nove azzurri tra i primi 75: nessuno come l’Italia

Con il rientro di Matteo Berrettini in top50 l’Italia ha ora ben sei giocatori tra i primi 50 del mondo – tra cui il numero 1! – un numero folle anche solo da pensare fino a pochi anni fa. Musetti n°17, Darderi al best ranking di n°33 e distante appena trenta punti dalla top30, Arnaldi e Cobolli stabilmente tra i primi 50 e da oggi anche il graditissimo ritorno di Berrettini, che mancava da quasi un anno in queste zone di classifica.

Ma non solo: grazie anche a Sonego (n°54), Fognini (n°70, bel balzo anche per lui) e Nardi (n°75), il 12% dei primi 75 giocatori più forti al mondo sono italiani. L’Italia ha infatti ben nove tennisti tra i primi 75 del ranking: nessun’altra nazione fa meglio degli azzurri.

Uscendo dalla top100, perdono alcune posizioni tutti gli italiani che sognano di unirsi ai fantastici nove. La discesa più brusca è quella di Francesco Passaro, che perde sedici posizioni e scivola al n°146 del mondo. Di seguito la situazione aggiornata degli italiani in top200.