Judo Paralimpico alle Paralimpiadi: storia e medagliere Italia
La prima apparizione del Judo paralimpico alle Paralimpiadi risale ai Giochi di Suel 1988. Per tante edizioni rimase l’unica arte marziale nel contesto paralimpico, ma alle Paralimpiadi di Tokyo 2020 divide il campo con il taekwondo.
All’interno di questa guida scopriamo brevemente la sua storia, quali sono le edizioni dei Giochi paralimpici nei quali è apparsa e quali sono le nazioni che sono riuscite a conquistare almeno una medaglia durante le gare paralimpiche.
Storia del Judo paralimpico
Il Judo paralimpico è l’adattamento della versione olimpica per persone con disabilità. Alle Paralimpiadi di Seul 1988 fa il suo ingresso nella rassegna, ma solo con competizioni maschili; quelle femminili invece saranno integrate a partire dai Giochi paralimpici di Atene 2004.
La gestione internazionale di questa disciplina sportiva è dell’IBSA International Blind Sports Federation. In Italia se ne occupa la FISDIR, Federazione Italiana Sport Paralimpici Intellettivi Relazionali.
Classificazioni funzionali del judo paralimpico
In base alle classificazioni funzionali, il Judo paralimpico prevede le seguenti classi:
- B1: cecità completa
- B2-B3: ipovedenti
I Judoka vengono divisi anche in base al peso:
- uomini: -60kg, – 66kg, – 73kg, -81kg, – 90kg, – 100kg, e +100kg
- donne: -48kg, – 52kg, – 57kg, – 63kg, – 70kg e +70kg
Judo paralimpico alle Paralimpiadi estive
Classifica medagliere del Judo paralimpico alle Paralimpiadi
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