Causa Zilli, il Comune dovrà risarcire 780mila euro
BORGOFRANCO D’IVREA
Finisce dopo trent’anni esatti la lunga vicenda legata alla causa Zilli, che ha visto la famiglia un tempo residente nella borgata Paratore “cancellata” all’alluvione del 1994, causa intentata contro le amministrazioni comunali che si sono succedute negli anni, colpevoli di inadempienza. Ora, dopo cause e ricorsi, la Cassazione ha condannato il Comune a pagare i danni e le spese sostenute per la ricollocazione della famiglia che tra spese e interessi ammontano a 780mila euro. Una cifra, già accantonata, che il Comune ha sbloccato attraverso una variazione di bilancio approvata, con l’astensione del neo gruppo di minoranza durante la seduta di consiglio dello scorso martedì. Tuttavia per il sindaco Fausto Francisca la vicenda potrebbe avere ancora un risvolto. «La Corte dei conti – spiega – esaminando la voce del bilancio potrebbe aprire un’indagine per far luce su un presunto danno erariale andando ad ascoltare tutti i soggetti coinvolti fin dal 1994. Il Comune infatti si trova a dover pagare una cifra enorme che corrisponde alle entrate derivanti dalle tasse in un anno. A mio avviso ne è derivata una verità processuale che, come sovente accade, confligge con la realtà storica. Resta inevasa la domanda di una revisione dell’intera vicenda, coinvolgente la Regione Piemonte e gli altri enti competenti».
Nel novembre del 1994, anche Borgofranco d’Ivrea fece i conti con l’alluvione che colpì duramente il Canavese: spazzò via case, causò frane e portò più di un metro d’acqua per le vie del paese. Tra le abitazioni danneggiate, in frazione Paratore, c’era quella della famiglia Zilli, che poi fece causa al Comune chiedendo il pagamento dei danni subiti e in seguito (nel 2016) anche il risarcimento per la ricollocazione. Il Comune presentò ricorso su entrambi i fronti, ma le istanze non vennero accolte dai giudici che hanno dato ragione alla famiglia. Restando in materia di conti pubblici una seconda variazione di bilancio consente l’applicazione di parte dell’avanzo di amministrazione non vincolato che ammonta a 400mila euro. Di questi 55mila euro serviranno all’acquisto di due nuove auto: una andrà alla polizia locale, l’altra al Comune.
«La cifra restante – argomenta Francisca – serve per i cofinanziamenti destinati alle importanti opere che abbiamo in corso: riqualificazione del plesso della scuola media, hub mobility alla stazione ferroviaria, messa in sicurezza dei rii».
Il Consiglio si era aperto con le dimissioni del consigliere di minoranza Manlio Muggianu. Dopo la rinuncia del primo candidato non eletto della lista civica “Nuove energie per Borgofranco”, Marco Bovolenta, a sedere all’opposizione ora è Elisa Negri, 21 anni, studentessa.