Parigi 24: Vavassori lotta ma non basta, Ruud la spunta al terzo
Da Parigi, il nostro inviato
[6] C. Ruud b. A. Vavassori 4-6 6-4 6-3
Dura circa un’ora e 20 minuti la speranza che Andrea Vavassori riesca nell’impresa di eliminare Casper Ruud, numero 6 del tabellone qui a Parigi e numero 9 ATP. Ottanta minuti nei quali il norvegese fatica a venire a capo del gioco esplosivo d’attacco del nostro tennista, che serve benissimo e quando può viene a rete. La speranza cessa quando Ruud centra il primo break del suo match conquistando contemporaneamente il secondo set. A quel punto le energie di Vavassori sono ridotte al lumicino (a proposito tra un paio di ore sarà ancora in campo per il doppio misto con Sara Errani) e Ruud ha vita facile nel conquistare l’apporto agli ottavi con il punteggio di 4-6 6-4 6-3. Comunque vanno fatti i complimenti a Vavassori che fin quando ha retto ha reso la vita molto difficile al più quotato avversario.
CRONACA – Secondo turno alquanto complicato per Andrea Vavassori nel tabellone di singolare maschile del torneo olimpico, opposto alla testa di serie nr. 6 (e nr. 9 ATP) Casper Ruud. Andrea proverà l’impresa per smaltire la delusione dell’eliminazione in doppio (in coppia con Bolelli) di ieri sera contro gli spagnoli Carreno-Busta e Granollers. Oltretutto sempre sul Suzanne Lenglen, teatro della sfida odierna, giocherà anche il doppio misto a fine giornata in coppia con Sara Errani.
Vavassori vince il sorteggio e sceglie di ricevere. Nel box Italia oltre al papà che ne è l’allenatore presente anche Massimiliano Rianna, che ci precedeva nel salire le scale delle tribune del Suzanne Lenglen e che ha avuto non pochi problemi a passare il controllo della security (gli addetti al controllo pass sono abbastanza rigidi ma alle volte si perdono in un bicchier d’acqua). L’inizio è tutto di marca norvegese, Ruud tiene la battuta e va 0-40 sul servizio di Vavassori. Andrea però si scioglie, infila 5 punti consecutivi e tiene con gran coraggio la battuta. Andrea palesa i soliti problemi con il rovescio, soprattutto se non lo taglia, ma con il servizio e il diritto si difende alla grandissima e Ruud fa fatica a uscire dalle sabbie mobili delle trame del suo avversario. Le prime di Vavassori sono vicine ai 200 all’ora, il diritto è a dir poco esplosivo (tra gli “ooh” di sorpresa del pubblico)i serve & volley molto efficaci (talvolta anche sulla seconda molto lavorata), del gioco di volo sublime inutile parlarne così come delle palle corte. Così è Ruud a sorpresa a cedere per primo la battuta. Accade sul 3-3 quando il norvegese annulla una prima palla break con un servizio vincente, ma nulla può sulla seconda quando Andrea chiude il punto a rete con una elegante stop-volley. Il gioco vario e quasi unico in circolazione messo in mostra dal nostro tennista crea serie difficoltà a Ruud che non trova il bandolo della matassa e capitola nel decimo gioco quando Vavassori tiene la battuta ai vantaggi trasformando il secondo set point con una prima seguita a rete e chiusa con uno smash. Un Vavassori sin qui sontuoso, 6-4 in 41 minuti. Piccola curiosità statistica, i due contendenti concludono il primo set con gli stessi punti, 32. Ma come si sa nel tennis non tutti i punti hanno lo stesso peso.
SECONDO SET – Ruud tiene la battuta a inizio secondo set ai vantaggi ma inizia a dare i primi segnali di nervosismo, quasi impotente di fronte alle difficoltà che gli presenta il tennista italiano. All’ennesimo scatto il pubblico non lo perdona e gli piovono addosso i “buu” del Lenglen. Vavassori continua imperterrito per la sua strada, il servizio è sempre molto efficace e si procede abbastanza regolari sino al 4-3 Ruud. Arriva un calo al servizio del nostro tennista e come è ovvio che sia iniziano i problemi. Il norvegese ha una palla break (la prima dal secondo gioco del primo set) nell’ottavo game ma sbaglia un approccio di rovescio e Vavassori si salva con il servizio agguantando il 4 pari, ma capitola poi nel decimo gioco. Ruud piazza un vincente di diritto e va a set point che trasforma con una gran passante in lungolinea di diritto su un attacco corto di Andrea. Per la prima volta il tennista italiano perde il servizio, dopo un’ora e 25 minuti siamo un set pari.
TERZO SET – Lunga pausa fisiologica per Vavassori, al rientro in campo la sensazione è che la partita sia cambiata. Il diritto di Andrea non fa più male come a inizio partita, il servizio ha perso d’incisività, Ruud sembra più in palla. Arriva subito un 3-0 norvegese con un parziale di 12 punti a 3. Vavassori salva anche una palla del 4-0 e nel gioco seguente va 15-30 sul servizio dell’avversario. Ma è l’ultimo sussulto, Ruud non concede più punti alla risposta e chiude 6-3 dopo 2 ore e 5 minuti.