In 50 hanno fatto domanda per fare le guide turistiche
Ivrea
La recente riapertura del castello di Ivrea è diventata oggetto di un’interpellanza, a prima firma del consigliere di minoranza Andrea Cantoni, presentata all’interno del consiglio comunale di giovedì 25 luglio.
Nonostante infatti siano previsti diversi giorni nei quali sarà possibile visitare i camminamenti e altri ambienti del castello di Ivrea, la gestione di questi tour è stata affidata all’azienda cuneese Kalatà, che per le giornate diverse da quella inaugurale richiederà il pagamento di un biglietto di 10 euro a persona per i residenti, 11 ridotto e 13 intero per i turisti.
Una scelta che ha destato alcuni dubbi tra i banchi della minoranza, che ha chiesto risposte al mancato coinvolgimento delle numerose realtà culturali del territorio e alla scelta di rivolgersi all’azienda cuneese. «Ribadisco la piena collaborazione con l’associazionismo locale, ma non esisteva sul territorio un’associazione in grado di garantire questo servizio peraltro con un accordo non oneroso per il Comune – spiega il sindaco eporediese Matteo Chiantore –. Ci siamo rivolti a un soggetto qualificato, un’impresa seria con tutte le certificazioni di sicurezza e l'attenzione per il sociale, partecipata da Regione, Caritas, Fondazione San Paolo e Crt, specializzata nel condurre visite anche in contesti particolari come il santuario di Vicoforte e la cupola di San Gaudenzio a Novara».
Alcuni tentativi di coinvolgimento delle associazioni sarebbero anche stati fatti, con il Comune che si sarebbe inizialmente rivolto agli Amici del castello. Questi ultimi però non se la sarebbero sentita, soprattutto a causa della grande responsabilità derivante dal far passare i gruppi di visitatori sui camminamenti murari. «Non stiamo giocando qui – ribadisce il sindaco –. Kalatà investe 20mila euro, da qui a fine ottobre, per garantire le aperture giovedì, venerdì, sabato e domenica. A queste sono da aggiungersi le aperture gratuite dedicate ai cittadini e quella dedicata ai commercianti prevista per settembre, oltre a pubblicità, servizi e spese accessorie. Un accordo che non costa nulla al comune, La società incassa la vendita dei biglietti fino alla concorrenza dei 20mila investiti, superati i quali il Comune avrà una piccola percentuale». Il 5 per cento.
Un accordo che, nelle parole del sindaco, prevede anche il coinvolgimento del territorio: «L’azienda ha fatto subito un avviso pubblico rivolto agli operatori culturali locali, al quale hanno risposto 50 persone, e in questo momento sta avvenendo la selezione dei candidati. Sono stati fatti accordi con le guide ed è in corso il dialogo con Curia, Consorzio turistico e soprattutto con le associazioni sportive outdoor. Si sta riuscendo a fare rete, ci pare un’operazione perfetta della quale siamo contenti».