Basket in carrozzina #SerieAFipic Mercato 2024-25: per il settimo anno Simone De Maggi firma con l’UnipolSai Briantea84 Cantù
La UnipolSai Briantea84 Cantù sta costruendo il roster della prossima stagione ufficializzando il rinnovo di Simone De Maggi fino al 30 giugno 2025.
Ad oggi, in questo Mercato #SerieAFipic 2024-25, la Briantea84 che ha già salutato sia Steve Serio che Max Ruggieri ed ufficializzato Shay Barbibay e Robin Poggenwisch, oggi addiziona Simone De Maggi, colonna del team come Filippo Carossino fino al 2025.
Per Simone De Maggi sarà la 7ª stagione sportiva con la Briantea84 con cui il numero 26 ha messo in bacheca 10 trofei: 3 Scudetti (2021, 2022 e 2024), 4 Coppa Italia (2019, 2020, 2022 e 2024) e 3 Supercoppa Italiana (2018, 2019 e 2021).
Simone De Maggi è nato a Teramo il 24 settembre 1991. Inizia a giocare a basket in carrozzina nella Deco Metalferro Amicacci Abruzzo con cui vince una Vergauwen Cup nel 2012. Nello stesso anno entra nel giro della Nazionale italiana con il debutto all’Europeo U22M a Stoke Mandeville, in Inghilterra.
Sempre con la selezione U22M ha partecipato nel 2013 al Campionato del Mondo in Adana – Turchia – prima di approdare nella Nazionale maggiore con cui ha indossato anche la fascia di capitano, partendo dell’Europeo a Tenerife – 2017- e proseguendo con il Campionato del Mondo ad Amburgo nel 2018 e vestendo la maglia azzurra nell’ultimo Mondiale di Dubai (giugno 2023).
Ecco le parole di Simone De Maggi:
“Sono molto contento e molto entusiasta per il rinnovo. Vorrei ringraziare in primis il presidente, tutta la società e il coach per la loro fiducia che non vedo l’ora di ripagare. Se dovessi guardarmi indietro a quando sono arrivato, sembra ieri: invece sono passati tanti anni da quando feci una scelta per mettermi alla prova, sia dal punto di vista sportivo che umano, per cercare di diventare un giocatore ed una persona migliore. Sono molto felice, oggi, dei risultati e degli obiettivi, di squadra e personali, che sono riuscito ad ottenere. La sensazione più bella, però, è che insieme alla mia famiglia, venendo da città lontane, abbiamo trovato in Briantea84 la nostra casa.
Ripartiamo da una stagione vincente, ma che ci ha lasciato un po’ di amaro in bocca nel finale. In Italia abbiamo fatto un percorso ben definito, non perdendo neanche una partita tra campionato e playoff e vincendo tutti i trofei a nostra disposizione nonostante anche momenti di difficoltà dove, come ogni volta, il nostro gruppo è stato fondamentale.
È stato emozionante vincere lo scudetto nel nostro palazzetto, davanti i nostri tifosi: un titolo così importante per noi e per la società che è valso una stella. L’ultima finale dell’anno precedente, giocata sempre nel nostro palazzetto, non era andata benissimo: nel comunicato fatto lo scorso avevo dichiarato che questo dettaglio avrebbe alimentato un fuoco che dentro di noi bruciava e così è stato, cosa che non è mai scontata ed è sempre complicata visto che il ripetersi e il difendere questi trofei è ancora più difficile che vincerli.
L’amaro in bocca deriva dal fatto che c’è ancora del dispiacere per come sono andate le cose sia nei preliminari di Champions, dove per una partita sbagliata non siamo riusciti a passare il turno, e poi in Eurocup 2. Nonostante un ottimo torneo, contro squadre importanti, non siamo riusciti nella finale a battere Hannover, e sicuramente avremmo potuto fare meglio.
La sfida che mi attrae di più, probabilmente, è quella di avere sempre fame e lavorare forte per creare nuovi obiettivi e stimoli sempre più alti per farmi trovare pronto ed aiutare la squadra.
Come ogni anno si ripartirà da zero, ma sono molto fiducioso e carico per cercare di fare sempre meglio in un campionato che sarà sicuramente molto avvincente.
Quest’anno è stato molto particolare perché, come famiglia, abbiamo avuto una piccola nuova tifosa con le cuffie tra gli spalti. Mi emoziona l’attesa di tornare al palazzetto e giocare davanti ai nostri tifosi, ogni volta è un’emozione unica poter sentire il loro supporto, incontrare sia storici e sia nuovi fan, cercando di farli divertire ed appassionare: sono il nostro sesto uomo in campo. Anche a loro va non solo un ringraziamento speciale, ma anche un abbraccio caloroso: ci rivedremo presto!”
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