Parigi 2024, Tsitsipas e la maledizione Djokovic: “Le sfide con Nole le lezioni più dure della mia carriera”
Quello tra Novak Djokovic e Stefanos Tsitsipas sarà indubbiamente il quarto di finale più nobile e interessante del singolare del torneo olimpico maschile: giovedì 1 agosto si sfideranno sul campo Philippe Chatrier per un posto in semifinale il numero 2 e il numero 11 del ranking mondiale, rispettivamente teste di serie numero 1 e 8 di Parigi 2024. Sarà la quattordicesima sfida tra questi due giocatori, con Djokovic che conduce 11-2 nei precedenti: il greco portò curiosamente a casa due delle prime tre partite con il campione serbo (entrambe sul veloce) per poi però abbandonarsi ad un parziale (aperto) di 10 vittorie vittorie consecutive di Nole.
Il direttore Ubaldo Scanagatta proprio nella giornata di oggi ha chiesto a Tsitsipas – reduce dalla bella vittoria con Baez – di descrivere la rivalità con Djokovic e l’evoluzione della stessa nel corso degli anni: “Ci siamo affrontati molte volte, è semplicemente l’avversario più forte con cui abbia mai giocato: le sfide con lui sono state le lezioni più dure della mia carriera. Cercherò di prepararmi al meglio alla partita sia dal punto di vista mentale che tattico”.
I due si sono affrontati cinque volte sulla terra rossa e ha sempre sorriso Nole, che si impose su Stefanos anche nella finale del Roland Garros del 2021 (sempre su quel campo), rimontando due set di svantaggio. Nei cinque match sul rosso Tsitsipas ha raccolto 5 set in totale e qualche occasione mancata, perdendo in volata anche la semifinale di Parigi del 2020 (rimonta greca da 0-2 interrotta sul più bello) oltre che un incredibile quarto di finale a Roma durato praticamente due giorni, sempre nel 2021. La terra battuta è la superficie preferita dal greco, che infatti – ricordiamolo – ha vinto tre edizioni del torneo di Montecarlo, e quello dei Giochi Olimpici di Parigi sembrerebbe in generale e sulla carta un contesto favorevole a Stefanos: un contesto nel quale la pressione sarà tutta sulle spalle del suo avversario, che quando difende i colori della propria nazione tende – ogni tanto, ma solamente ogni tanto – a inciampare nella rete della tensione della bandiera.
Djokovic, intervistato sempre dal direttore Ubaldo Scanagatta al termine del successo ai danni di Koepfer, ha dichiarato di temere il talento del greco: “E’ un giocatore fortissimo, competitivo su qualsiasi tipo di distanza, in particolare sulla terra battuta, perché si muove molto bene nonostante l’altezza. Entrambi abbiamo espresso un ottimo tennis nei primi turni, lui sta servendo molto bene, il dritto è sempre tra i migliori del circuito e verosimilmente quella di domani sarà una grande partita. L’obiettivo è quello di arrivare a disputare la prima finale per l’oro olimpico della mia carriera”.
Il serbo, qualificato per per la quarta volta in carriera ai quarti di finale del torneo olimpico, arrivò terzo a Pechino 2008, quarto a Londra 2012 e ancora quarto nel 2021 a Tokyo, mentre nel 2016 fu eliminato al primo turno da Juan Martin Del Potro.
Il vincente della sfida tra Djokovic e Tstsipas – che non si sfidano dalla finale dell’Australian Open del 2023, ovviamente vinta da Nole – affronterà in semifinale Zverev o Musetti.