È oro il cielo sopra Carlino, grande festa per le due campionesse friulane
CARLINO. Due ori olimpici, due donne straordinarie, due atlete capaci di vincere la medaglia più preziosa nella gara di spada a squadre nel tempio della scherma, al Grand Palais di Parigi. Sabato 3 agosto sera, però, Mara Navarria e Giulia Rizzi sono state festeggiate anche, se non soprattutto, perché sono due icone dello sport friulano, due campionesse che hanno reso orgogliosa una terra, che hanno fatto esultare un popolo che si è ritrovato a Carlino, al campo sportivo “Eros Della Ricca”, casa del Cjarlins Muzane, per applaudire le due spadaccine, appena rientrate dalla Francia.
Commozione tra i presenti
C’erano almeno duecento persone a Carlino, gente comune emozionata, tante bambine e tanti bambini, sportivi e non, ad attendere l’arrivo di Mara e Giulia.
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Il comitato d’onore l’hanno presieduto il sindaco Loris Bazzo e il patron del calcio Vincenzo Zanutta. «Per una piccola comunità come la nostra – ha detto il primo cittadino carlinese –, avere due campionesse olimpiche è una cosa straordinaria. Siamo tutti orgogliosi di Mara Navarria e Giulia Rizzi. Io e Mara siamo stati vicini di casa e oggi hanno coniato per me il termine “sindaco olimpionico”: a dirla tutta è più giusto sottolineare il peso che queste medaglie ha una rilevanza indescrivibile. Mara Navarria ha sempre portato nel mondo il nome della sua Carlino, della sua terra e i carlinesi si sono uniti davanti alla tv per fare il tifo, in un tutt’uno di emozioni. Mara e Giulia sono due atlete magnifiche».
L’esempio delle due atlete
Da uomo di sport, innamorato della sua terra, Vincenzo Zanutta ha ospitato la festa al “Della Ricca” con l’orgoglio di chi sa che festeggiare due medaglie olimpiche in una sera a Carlino è un’opportunità rara. «Sono emozionato - ha detto il patron del Cjarlins Muzane -: è un orgoglio per me, per la mia associazione sportiva e per tutto il territorio. Magari, diamo la cittadinanza onoraria anche a Giulia Rizzi, così possiamo festeggiare ancora di più: già è straordinario applaudire una medaglia, avremmo fatto strike. Sottolineo due aspetti: la territorialità e il senso di appartenenza al Friuli di queste due atlete, che trasmettono sempre il loro essere di questa terra. Hanno voluto intensamente la medaglia: con il lavoro e la dedizione l’hanno conquistata. Esempi eccellenti».
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Una grande festa
Le due campionesse olimpiche sono apparse emozionate, nell’abbraccio con tutti i presenti, tra foto, selfie, qualche video, le medaglie in bella mostra al collo di Mara e Giulia.
«Sono al settimo cielo – ha detto Giulia Rizzi, che solo qualche settimana fa aveva vinto il titolo europeo a squadre –: vincere una medaglia olimpica è sempre stato il mio sogno. Ho sempre avuto fiducia nella squadra, anche nei momenti più complicati. Adesso mi godo il momento: l’accoglienza che ho ricevuto dal mio Friuli e qui a Carlino è fantastica».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Mara Navarria. «Non ho mai smesso di sognare – le parole della campionessa di Carlino –: ho lavorato tanto, ho fatto tanta strada e adesso avere qui, nel mio paese, una festa così, con gli alpini che cucinano, la famiglia, gli amici di sempre a condividere il momento, anche quelli arrivati da Rapallo, è bellissimo. Sono emozionata davvero. Quella di Parigi è stata la mia ultima gara: ho chiuso col botto, non potevo chiedere di più. Avevamo una squadra di atlete esperte: era il 2014 quando abbiamo iniziato il percorso sportivo assieme e adesso, vincere l'oro, a Parigi, per l'Italia e, perché no?, per il mio Friuli è veramente bello».