Ivrea, il sindaco Chiantore difende Apolide «Stupendo, buoni numeri»
Ivrea
Che il maltempo abbia influito negativamente sulla fruibilità degli eventi estivi eporediesi non è un mistero, ma per mezzo di due distinte interpellanze, presentate dalla destra eporediese nell’appena passato consiglio comunale di giovedì 25 luglio, si è chiesto relazione all'amministrazione sui risultati ottenuti dal festival Apolide e dalla festa patronale di San Savino.
«Le critiche costruttive sono sempre benvenute, quelle gratuite meno – commenta a riguardo il sindaco e assessore alla cultura Matteo Chiantore, che difende invece la buona riuscita dei festival e l’impegno degli organizzatori –. Apolide è stata una manifestazione stupenda, che ha contribuito a rilanciare l’immagine della nostra città all’esterno. Gli organizzatori hanno messo in campo risorse imponenti, circa 300mila euro di budget, tutte rendicontate. Attraverso i concerti e le strumentazioni hanno dato lavoro ad aziende anche locali e fatto esibire artisti anche locali. Parliamo di quasi 200 lavoratori, una quarantina di aziende, 40 volontari canavesani, 20 concerti, 4 laboratori per bambini, 6 spettacoli circensi, 2 spettacoli allo Zac, le visite guidate Unesco, un punto merchandising e 3 street food locali che hanno avuto difficoltà ad accontentare tutti, più il gran lavoro sulla sostenibilità ambientale con materiali ecocompatibili, i generatori collegati a pannelli fotovoltaici e un milione di contatti sui social».
«Gli organizzatori non sono stati aiutati dal meteo certo - ha aggiunto in consiglio comunale il sindaco - ma il concetto è che artisti e organizzatori incolpevoli non possono essere penalizzati per il maltempo».
Il riferimento qui è anche alla richiesta di valutazione sull’opportunità di revocare parte del contributo erogato dal comune al festival, di circa 40mila euro, a fronte dell’annullamento di una delle 3 serate originariamente previste. Ipotesi fermamente rifiutata da sindaco e giunta, similmente a quella contenuta invece nell’interpellanza su San Savino che, al posto dei quasi 60mila euro spesi dall’amministrazione, avrebbe preferito invece il taglio alla Tari per le attività commerciali.
«Noi non crediamo in questa tipologia di captatio benevolentiae, non è la nostra politica – ha proseguito il sindaco rispondendo alle interpellanze del centro destra –. È il piccolo aiutino che non serve a nessuno, una mancetta. Siamo invece molto contenti di come è andata questa edizione della festa patronale. Certo il maltempo ha inciso anche qui, ma lavoro e iniziative hanno dato bei risultati, unendo Ivrea in un percorso che dal parco Dora giungeva in centro città, ricco di danze, spettacoli, una presentazione del libro in piazza Maretta e uno spettacolo di circo in Borghetto che la domenica ha contato la presenza mai vista di quasi 300 persone. Ovviamente di criticità ce ne sono state, si tratta di prime volte in fondo, ma siamo sicuri di essere sulla strada giusta».