Rapine col forcone alle sale slot: fermati tre banditi, ecco come agivano
A tradire la banda delle sale slot che agiva brandendo non pistole o fucili, ma forconi e badili, sono stati (anche) le scarpe appariscenti e i dettagli dell’auto con cui, nella notte tra il 27 e il 28 luglio scorsi, hanno messo a segno due rapine in poco più di due ore.
Tre componenti della banda sono stati fermati nelle scorse ore dai carabinieri ad Aurisina, in provincia di Trieste. A loro vengono contestati i colpi alle sala slot Las Vegas di Silea (Treviso) – alle 23.30 del 27 luglio – e Admiral di Remanzacco (Udine) – all’1.45 del 28 luglio.
Si tratta di tre uomini romeni di 25, 23 e 21 anni, tutti senza fissa dimora, ora in carcere a Trieste.
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Praticamente fotocopia i due colpi, con l’utilizzo di inconsueti attrezzi agricoli per minacciare il personale delle sale e riuscendo così a farsi consegnare il bottino, complessivamente di 5.000 euro. I quattro agivano completamente travisati e vestiti di scuro, eccezione fatta per le calzature colorate.
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Dopo le rapine, i tre si erano dileguati a bordo di un'automobile di colore scuro che, i carabinieri hanno individuato in una Audi A6 Avant di colore argento, con la “cornice” della targa mobile così da riuscire a sostituire la targa più velocemente, scritte sul portellone e cerchi in lega particolari. La macchina era stata rubata a Roncade, nel Trevigiano, mentre la targa a Pradamano, in provincia di Udine.
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«Grazie all’analisi delle telecamere delle due sale slot, abbiamo ricostruito i connotati fisionomici dei quattro uomini, ma abbiamo analizzato anche quei dettagli dell’abbigliamento che non erano scuri, ossia le scarpe», ha spiegato il capitano Vincenzo Ferraiuolo, comandante interinale della Compagnia di Treviso.
Quando tre dei banditi sono stati fermati non lontano dal confine con la Slovenia, sono stati trovati in possesso anche delle scarpe colorate. Per loro è scattato il provvedimento di fermo.