Trieste capitale della letteratura per ragazzi con l’evento di Ibby
TRIESTE Sarà Trieste il cuore del 39esimo congresso di Ibby, in programma a Trieste dal 30 agosto al 1 settembre al Centro congressi. Ibby pare un termine giocoso, piuttosto infantile. E infatti non è che l’acronimo di International Board on Books for Young People. Siamo insomma nella sfera dell’infanzia e della letteratura per ragazzi.
Si tratta di un’organizzazione che vanta illustri aiuti, come quello di Astrid Lindgren. La fondatrice fu la scrittrice Jella Lepman, nata a Stoccarda da famiglia ebrea. Emigrata in Inghilterra nel 1936 per sfuggire alle persecuzioni naziste, quando rientrò in Germania, a guerra finita, fondò Ibby, nel 1953, convinta com’era che per ricostruire la coscienza di un Paese c’era bisogno di cibo per la mente, ovvero libri provenienti da tutto il mondo, che aiutassero a coltivare il rispetto per lo straniero.
«Un’iniziativa che vuole promuovere il rispetto e la tolleranza attraverso la formazione primaria – ha osservato l’assessore comunale alla Cultura Giorgio Rossi – e non a caso si svolgerà a Trieste, che è stata testimone degli orrori della Seconda guerra mondiale».
Di fatto però non è il primo congresso Ibby che si svolge in Italia. Il primo fu a Firenze nel 1953 e il secondo a Bologna nel 1970, quando fu conferito il Premio Andersen a Gianni Rodari.
«Si tratta di un appuntamento che si tiene ogni due anni – ha aggiunto Elisabetta Lippolis, vice presidente di Ibby Italia – organizzato di volta in volta da uno dei Pesi membri. La scelta di Trieste è significativa anche perché il Friuli Venezia Giulia è un territorio fertile, ricco di iniziative culturali e istituzioni dedicate all’infanzia. Per cui non siamo venuti a portare qualcosa ma a inserirci in questo tessuto di buone pratiche».
Si assisterà quindi a una serie di incontri pensati per l’epoca. «Questo progetto – ha detto l’assessore all’Educazione Maurizio De Blasio – ha un particolare valore sociale. L’educazione alla lettura e alla diversità è un passaggio fondamentale per il progresso civile di una collettività. E ha maggior valore in un’epoca in cui il confronto tra generazioni ci appare una questione molto più complessa rispetto al passato».
Dopo il riconoscimento da Cepell (tra i promotori del Congresso) di Trieste “Città che legge”, alla fitta rete bibliotecaria, alla presenza di istituzioni e case editrici per l’infanzia o di realtà come il Centro per la salute del bambino, ecco che il capoluogo giuliano sarà invaso da centinaia di adolescenti (circa 630 partecipanti) per seguire la tante iniziative in rassegna. Ibby prevede infatti – grazie a Ibby Italia e Ibby International, al sostegno del Comune, della Regione e del Centro per il libro e per la lettura – tre giorni di fitte conferenze e laboratori su temi guida: i libri quali motore di cambiamento, il diritto di leggere, la traduzione e il multilinguismo.
«Tutti i bambini e i ragazzi hanno diritto a leggere – ha detto nel video intervento Della Passerelli, coordinatrice scientifica del programma – e il nostro convegno vuole essere parola che diventa azione, che agita le coscienze, che supera le differenze».
Molte le ospitalità importanti, tra cui anche quelle di neuroscienziati vocati a spiegare i meccanismi cerebrali della lettura. Tra gli scrittori saranno presenti Chiara Carminati e l’inglese Michael Rosen, tra gli autori internazionali più apprezzati.