Studentato per gli allievi del conservatorio di Castelfranco, il sindaco: «Troviamo un’area»
Uno studentato per gli allievi del Conservatorio Steffani: piace l’idea lanciata dal direttore Paolo Troncon per venire incontro al problema della carenza, se non assenza, di alloggi in affitto in città che colpisce i fuori sede dell’Università della Musica.
«Nella prospettiva della nuova sede», dice il sindaco Stefano Marcon, «ritengo che si tratti di una struttura che potenzierebbe il nostro conservatorio. Per quanto riguarda il Comune assicuro fin d’oggi ogni sostegno a questa proposta per quanto di competenza, ad esempio nell’individuazione di aree che potrebbero essere destinate a questo obiettivo e nel facilitarne la realizzazione».
Il direttore Troncon ha fatto riferimento anche al fatto che gli studenti del conservatorio pur pagando come tutti gli universitari la tassa per l’Esu non godono di servizi, come appunto l’alloggio, disponibili invece nelle altre città universitarie: «Si tratta di confrontarci per capire come agire al meglio», aggiunge Marcon «ma di certo non mancherà il sostegno del Comune e della Provincia».
L’idea dello studentato piace anche all’opposizione: «Sarebbe una marcia in più per il conservatorio» dice la capogruppo di Noi La Civica Maria Gomierato, «dispiace osservare che una struttura così c’era già ed è stata smantellata senza che se ne capissero i motivi. Parlo del convitto presso l’istituto agrario».
Si tratta dell’immobile dove ora ha trovato spazio la scuola media Saviane, erede di quella di San Floriano, dove c’erano una quarantina di stanze, tutte con bagno, con spazi comuni, mensa e cucina.
«Già quando ero sindaco», continua Gomierato, «c’erano voci di chiusura, cosa a cui mi sono opposta con tutte le forze. Il convitto rispondeva alle esigenze educative di studenti delle superiori fuori sede. Ecco, oggi avrebbe potuto essere utilizzata per il conservatorio».
Se invece di costruire uno studentato ex novo si volesse adattare qualcosa di pubblico inutilizzato Castelfranco non presenta molte opportunità: «Penso alle due casette dell’asilo Umberto I che si affacciano su Borgo Pieve», dice il capogruppo di Castelfranco Civica Gianni Fiscon, «ma al di là della questione conservatorio, in riferimento al caro-affitti ritengo opportuno che invece il Comune si muova secondo quanto stiamo chiedendo da anni, ovvero destinare aree edificabili all’edilizia convenzionata».