Super Vissa anche senza la finale olimpica dei 1500: la friulana abbatte il record italiano della Dorio
BERTIOLO. Non centra la finale, ma Sintayehu Vissa compie comunque un’impresa storica. Nella semifinale dei Giochi Olimpici di Parigi, la mezzofondista di Bertiolo sigla il nuovo primato italiano dei 1500 metri correndo la distanza in un eccellente 3’58’’11.
L’azzurra cancella il record della padovana Gabriella Dorio, che il 25 agosto 1982 a Tirrenia fermò il cronometro a 3’58’’65. Sembrava un limite destinato a non cadere mai, quello stabilito dalla campionessa a cinque cerchi di Los Angeles 1984, invece la 28enne friulana lo cancella nella semifinale di più alto livello della storia della specialità ai Giochi. Cadono in tutto quattro primati nazionali (Francia, Italia, Polonia e Spagna), vengono battuti tre record personali: Vissa, nonostante tutto, non riesce a fare meglio del decimo posto della sua serie.
Con 3’58’’11 avrebbe vinto la prima delle due semifinali di ieri (dov’è uscita l’altra azzurra Ludovica Cavalli).
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Un aspetto che bisogna accettare, per quanto possa esserci un po’ di rammarico. Rimane il fatto che, trascinata da un ritmo vertiginoso, la 28enne della Friulintagli riscrive la storia tricolore dei 1500, firmando il suo primo tempo in carriera sotto i 4’, migliorandosi due volte nel giro di 48 ore: soltanto tre giorni in batteria fa aveva stabilito con 4’00’’69 il suo primato personale, che comunque non era bastato per centrare quella semifinale trovata ieri vincendo il suo turno di ripescaggio.
Un crono, quei 4 minuti e spiccioli, già “vecchio”, sostituito da questo 3’58’’65 in seguito al quale la stessa Dorio, nel corso della diretta di Eurosport, ha scritto al commentatore tecnico Giorgio Rondelli per congratularsi con la ragazza di Bertiolo. «Ho stappato una bottiglia e fatto i complimenti a Vissa», recita il messaggio letto in diretta dall’ex allenatore di Alberto Cova e Francesco Panetta.
La mezzofondista friulana intanto è la seconda atleta regionale a trovare spazio nel libro dei primati nazionali delle specialità olimpiche. La ragazza cresciuta nell’Atletica 2000 va a fare compagnia a Claudia Coslovich, triestina capace il 10 giugno 2000 a Lubiana di centrare il record del lancio del giavellotto (65,30).