Castellamonte, la Mostra della ceramica tra Oriente e tradizioni
CASTELLAMONTE. Una presentazione che punta a dare la massima risonanza all’evento cardine dell’artigianalità di Castellamonte: la 63ª edizione della Mostra della ceramica è stata rivelata nella Sala Trasparenza del Grattacielo della Regione Piemonte a Torino, in presenza degli organizzatori e dell’Angi, che rappresentare il paese ospite del 2024, la Cina.
Dopo i ringraziamenti di rito, il sindaco di Castellamonte Pasquale Mazza ha sottolineato il sostegno della Regione e l’alto patrocinio della Camera dei Deputati. Dopodiché ha elencato le caratteristiche dell’edizione di quest’anno in partenza il 24 agosto, alle 16.30 in piazza Martiri della libertà e in corso fino al 15 settembre. «È stato rinnovato il rapporto con l’Istituto 25 Aprile-Faccio - commenta il primo cittadino -, che proporrà un punto espositivo alla Casa della musica. Il buon rapporto tra istituzioni ha permesso di rimpolpare il settore ceramico nelle scuole. Tante iniziative sono previste con Tre terre canavesane e non mancherà una novità assoluta suggerita dal Maestro Ambrogio Sparagna: il Festival della musica popolare che prende il via dalla grande eredità lasciata da Costantino Nigra. Gli eventi partiranno proprio da Villa Castelnuovo, dove è ancora in piedi, anche se in stato di abbandono e per cui si stanno facendo importanti riflessioni, la villa dove visse questo importante personaggio del nostro Canavese».
Un’altra novità è la mostra Carta cristallina, che sarà visitabile a Palazzo Botton. «Al centro c’è l’incontro tra l’illustrazione e la ceramica -racconta Elisa Talentino, nota artista di Castellamonte che si unisce per la prima volta alla curatela della Mostra della ceramica -. Negli ultimi anni, lavorando come illustratrice, ho notato che molti di noi lavorano anche la ceramica. In molti casi si tratta di opere di valore e grazie a questa collaborazione ho potuto dare voce a questo focus, allestendo una mostra specifica, sperimentale, che racconta lo sguardo atipico dell’illustratore sul mezzo della ceramica». Cna Torino, a sua volta, parteciperà con la tradizione del gioiello ceramico e con l’assegnazione del premio dedicato a Silvana Neri. L’Orto sociale di Camillo per la prima volta sarà uno spazio espositivo, curato dal capogruppo di maggioranza Alessandro Musso, e si confermano gli altri luoghi: Palazzo Botton, Palazzo Antonelli, la Rotonda Antonelliana, il Centro Martinetti, la Casa della musica, il Cantiere delle arti e il Centro ceramico Fornace Pagliero. A curare la mostra, per il settimo anno consecutivo, è Giuseppe Bertero: «Il percorso di quest’anno prende piede dalla collaborazione tra Castellamonte e l’Associazione nuova generazione Italo-cinese (Angi), un ponte istituzionale che dedica questa edizione, a 700 anni dalla morte di Marco Polo, alla Cina. Il concorso Ceramics in love è dedicato proprio a questa figura e ha riservato curiose novità tra i partecipanti aderenti da 26 nazioni. Un omaggio, d’obbligo, a Palazzo Botton, sarà riservato anche al nostro Miro Gianola, che ha lasciato un grande vuoto, poi largo all’idea della transumanza che unisce l’Italia, con 40 mucche podoliche realizzate in ceramica dagli artisti castellamontesi che troveranno spazio alla Rotonda Antonelliana. Insomma, l’edizione è ricca di novità che stupiranno i visitatori».