Locali in centro a Treviso, Arboit si è allargato fuori mura. Pasticcerie, chiude Tiffany: ecco Gardena

Chiusi per ferie? Non i locali pubblici della città, che continuano il loro tourbillon, di gestioni e uomini, di format e proposte. E intanto si conferma la tendenza alle catene di locali anche diversi, riuniti sotto holding che fanno capo ai player più importanti. Tendenza che sembra inesorabile con eccezione per bar e osterie più storiche e a gestione familiare.

La strategia di espansione di Ale Arboit

L'ultimo esempio arriva da Ale Arboit, che si è ancorato al Botegon di cui è titolare unico, (ed è recente anziché il disco verde alla nuova stagione di domenica italiana, la musica live di piazzale Burchiellati) per poi allargarsi progressivamente in città. Ora gestisce anche Tocai di piazzetta Lombardi e Bistrò sulle Mura con la holding Solstizio srl (da lui controllata al 90%, il resto è del socio Laurenzana), ed ha avviato da poco altri tre fronti di attività. Il primo è il Tocai Catering, per banqueting ed eventi: il secondo l'enoteca "Sfusi ma Buoni" di Quinto, in affitto d'azienda; e la terza è la Frasca di Ponzano, acquisita da poche settimane e inaugurata informalmente con un dj set a Ferragosto che ha decisamente "spopolato".

Difficoltà e nuove aperture nel centro storico di Treviso

Segnali che segnano lo sbarco consolidato di Arboit fuori mura. Con tanto di potenziali sviluppi di cucina. Segnale che non è sfuggito agli addetti ai lavori: è la conferma indiretta della difficoltà del centro storico di Treviso, dove chi lavora fronteggia i problemi della convivenza non facile con i residenti e la carenza di personale, non i soli problemi che stanno affliggendo un comparto che non sta vivendo certo il suo momento migliore.

E infatti dentro mura continua incessante il valzer di insegne: dopo 27 anni ha chiuso la pasticceria Tiffany di piazza Matteotti, oggi rimpiazzata da Gardena Caffè (che intende allargare il format della pasticceria anche a pasti veloci). «Era giunto il momento di concentrarsi sulla sede di Santa Maria del Sile», spiega Silvano Barbiero, mister Tiffany «Nel quartiere dove abbiamo aperto nel 1985 (e non nell'attuale sede ampliata di via Redipuglia ndr), ora continueremo a dare felicità con i nostri prodotti qui, dove tutto è cominciato». Il locale di piazza Matteotti si era imposto anche per design e fantasia (le caffettiere che decoravano l'ambiente...), ed era divenuto subito un riferimento.

A poca distanza, in via Sant'Agostino, al posto del Green Kitchen di Michele Pozzobon, mister Burici (anch'egli uno dei grandi player del settore cittadino, con catena di locali) è annunciata l'apertura di un locale con una gestione ungherese, grazie a un'imprenditrice che non è la prima new entry in città dall'Est. Il nuovo locale potrebbe aprire i battenti già a metà settembre.

E Green Kitchen? Sta preparando il trasloco in via Municipio a due passi da Ca'Sugana, ma aprirà i battenti forse a fine settembre o ai primi di ottobre. Poco oltre, altre novità in piazza Trentin; se è confermata la chiusura dello Shiraz, un brand che ha segnato la storia della movida cittadina in passato, ecco che alla trattoria Vettoretti di Paolo Lai approda Goffredo Rocchi, che lascia dunque il Mercato San Tomaso. Il “globetrotter” Rocchi ritrova così Lai – dopo l'esperienza in Restera e la successiva separazione – il primo a creare una holding con un ventaglio di locali attorno alla piazza, e non solo, e a diventare un colosso cittadino con il suo ventaglio di proposte.