Michelsen andava squalificato contro Sonego? Cosa ha fatto l’americano e la ‘grazia’ del giudice di sedia
Ha rischiato Alex Michelsen nel corso della Finale dell’ATP250 di Winston-Salem contro Lorenzo Sonego. Il tennista americano, nettamente sconfitto dall’azzurro con il punteggio di 6-0 6-3, si è reso protagonista di un episodio che può far discutere.
Perso il gioco citato e subito il secondo break (0-4), il giovane tennista statunitense si è fatto prendere dalla frustrazione, volendo scagliare la pallina il più in alto possibile per sfogarsi. Per sua sfortuna, la traiettoria è stata decisamente orizzontale e ha terminato la sua corsa tra il pubblico, con una spettatrice colpita.
Momenti di grande tensione in campo con la giudice di sedia della partita, Aurelie Tourte (nota al grande pubblico per l’errore nel corso della semifinale di Montecarlo di quest’anno tra Jannik Sinner e Stefanos Tsitsipas), che è andata a sincerarsi delle condizioni della persona colpita. Considerato il buono stato di salute, Tourte ha deciso di infliggere solo un warning.
Ci troviamo nella classica situazione nel quale il regolamento lascia ampia discrezionalità all’arbitro, forse anche troppa. Ricordiamo che in casi in cui oggetti o palline scagliate da parte dei giocatori colpiscono un raccattapalle, o l’avversario, oppure un giudice di linea, arrecandogli un danno evidente, questa azione rientrerà sicuramente in una delle fattispecie di “Default immediato”, cioè di squalifica, tipizzato sotto la categoria “seria condotta antisportiva”.
Tuttavia, non per forza “colpire qualcuno” comporta la squalifica dal campo di gioco. L’azione “involontaria” potrebbe non arrecare nessun danno fisico alla persona e quindi l’azione ricadrebbe sicuramente nella semplice violazione del codice di condotta. In questo modo, la giudice di sedia ha deciso di interpretare.
VIDEO DELLA PALLATA DI MICHELSEN
That was very close #WSOpen pic.twitter.com/7eg6jDjG8K
— Tennis TV (@TennisTV) August 24, 2024